La conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa Parlamentare. Un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del Covid e in solidarietà dei loro familiari è stato rispettato all'inizio dell'incontro durato quasi tre ore e trasmesso in diretta, su sollecitazione del presidente dell'Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, che ha aperto con un saluto l'evento.
Sintesi politica per Recovery plan
"Dobbiamo avere una prospettiva di legislatura nel quadro dell'occasione storica dei 209 miliardi del Recovery plan - ha detto Conte -. Ma non possiamo permetterci di galleggiare". Occorre "accelerare" la cosidetta verifica di maggioranza, così da affrontare "nei primi giorni di gennaio" il Recovery Plan, da consegnare poi alle "forze sociali e al Parlamento" per definirlo in via definitva "a febbraio". "Entro metà febbraio penso alla presentazione finale del documento", sul Recovery Fund.
In Parlamento ognuno si assuma le responsabilità: non sfido nessuno
"Il premier non sfida nessuno, ha la responsabilità di una sintesi politica e di un programma di governo. Per rafforzare la fiducia e la credibilità del governo e della classe politica bisogna agire con trasparenza e confrontarsi in modo franco. Il passaggio parlamentare è fondamentale. Finché ci sarò io ci saranno sempre passaggi chiari, franchi, dove tutti i cittadini potranno partecipare e i protagonisti si assumeranno le rispettive responsabilità".
"Mi farei vaccinare subito"
Il premier Conte ha ribadito l'importanza sei effettuare i vaccino anti-Covid. "Io stesso per dare il buon esempio - ha detto - lo farei subito ma è giusto rispettare le priorità approvate dalle Camere". Conte ha sottolineato che la fase uno del piano vaccinale sarà conclusa quando inizieremo ad avere un impatto significativo, ovvero quando in Italia saranno vaccinate 10-15 milioni di persone: probabilmente non prima del mese di aprile.
Scuola, ripartenza il 7 gennaio almeno al 50%
"Auspico che il 7 gennaio le scuole secondarie di secondo grado possano ripartire con una didattica integrata mista almeno al 50% in presenza, nel segno della responsabilità, senza mettere a rischio le comunità scolastiche. Se, come mi dicono, i tavoli delle prefetture, hanno lavorato in modo efficace, potremo ripartire quantomeno col 50%". Il trasporto si è rivelato uno dei momenti più critici nella fase pandemica, perché se dovessimo rispettare il distanziamento, dovremmo quintuplicare la flotta dei mezzi di trasporto. Il governo ha stanziato tre miliardi per sostituire la flotta dei bus e 390 milioni per favorire il noleggio dei mezzi privati.
"Non penso a campagna elettorale"
"Noi stiamo lavorando al futuro del Paese, stiamo lavorando per il Recovery Plan, abbiamo fatto una manovra espansiva di 40 miliardi, lavoriamo al Bilancio europeo, sono qui per programmare il futoro. Non potrei distogliermi da questi impegni per impegnarmi in una campagna elettorale".
Investimenti per il Sud
Investimenti per il Sud nel Recovery Plan. Alcuni investimenti, a partire dagli interventi sulla Palermo-Catania-Messina, e poi sull'Alta velocità Napoli Bari, le dorsali, e ancora l'Agritech a Napoli e un'altra serie di investimenti capillari. Ed altri ce ne saranno sulla povertà educativa, e quelli nel digitale su cui si investirà prepotentemente al Sud.
Più mobilità per vaccinati
"Ci sono varie proposte e tra queste anche su chi, dopo essere stato vaccinato, abbia una abilitazione di maggiore mobilità" ha detto Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa. "Non ci sarà il vincolo di obbligatorietà - ha ribadito - ma faremo comunicazione. Tolte le categorie prioritarie non ci sono indicazioni su altre".