Dall'1 novembre è diventato effettivo il ricalcolo della pensione e dell’assegno di fine mandato dei deputati dell’Assemblea della Regione Siciliana e secondo quanto denuncia M5s si tratta di un aumento vero e proprio.
“Ci teniamo a marcare la differenza dal resto dei deputati dell’Ars: noi non abbiamo accettato questo aumento perché lo riteniamo indecoroso nei confronti dei siciliani che soffrono difficoltà economiche”, dichiara Giorgio Pasqua, portavoce del M5S all’Ars, sulle cui tasche gli aumenti graveranno in modo significativo: “Se tutti i 55 parlamentari hanno aderito, abbiamo calcolato che ci saranno 700.000 euro di spesa in più all’anno; ma non è solo questo, ci sono tutti gli altri parlamentari che non sono in questa legislatura che usufruiranno dell’aumento”.
“Dovremmo essere considerati lavoratori come tutti”, continua Pasqua, “per questo abbiamo fatto delle proposte concrete, per esempio creare delle casse previdenziali e andare in pensione secondo le regole relative a ciascun lavoratore”.
“Abbiamo presentato due disegni di legge”, dichiara poi Stefano Zito del M5S, “uno di carattere generale di revisione del sistema pensionistico, l’altro riguarda due aspetti: l’eliminazione della norma che consente di calcolare la pensione anche sulla diaria, e la riduzione degli stipendi. Sarebbe bello dare un segnale in questo momento storico particolare”.
Video di Virginia Cataldi
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