Dpcm entro mercoledì, Conte: misure differenti tra le regioni, dad alle medie, limiti agli spostamenti
Centri commerciali chiusi nei week end e prefestivi, stop a musei e mostre, didattica a distanza per le scuole secondarie, limiti negli spostamenti, trasporto pubblico al 50%. Questi sono alcuni provvedimenti a livello nazionale che prevede il nuovo prossimo Dpcm che verrà approvato nelle prossime ore e che è stato annunciato dal premier Conte alla Camera. Inoltre, l'Italia verrà divisa in 3 aree e per ciascuna verranno prese ulteriori misure più o meno restrittive in base al livello epidemiologico. "Rimetto al Parlamento ogni decisione rispetto alla necessità di misure necessarie con la massima speditezza" che dovrà prendere il governo a causa di "un repentino" aumento del contagio. Così il premier Giuseppe Conte, inizia le comunicazioni alla Camera sulle nuove misure anti-Covid, parlando di nuove restrizioni. "Il Parlamento potrà esprimersi prima" dei provvedimenti del governo e do la mia disponibilità ad accogliere i rilievi che arriveranno, ha spiegato il premier. "La curva dei contagi di sabato ha imposto un nuovo corpus delle misure restrittive da adottare anche prima di mercoledì 4 novembre - ha detto -. Dopo un ulteriore interlocuzione con i presidenti delle Camere ho chiesto di poter anticipare già ad oggi queste mie comunicazioni così che il parlamento possa esprimersi prima di adottare il provvedimento". "Ho prospettato ai leader delle opposizione un tavolo di confronto con il governo" - ha aggiunto Conte -, "al momento questa proposta è stata rifiutata, se ci sono ripensamenti posso confermare che la proposta è immutata e non sottende confusione di ruoli". Il premier ha poi sottolineato che "la curva corre in ogni Continente. L'Ue all’interno di un quadro globale è una delle aree più colpite dall’urto della seconda ondata. Nelle ultime settimane l'incremento di casi Covid è stato di 150 contagi per ogni 100 mila abitanti ed anche nel nostro Paese la situazione è in peggioramento, la recrudescenza ha condotto ad una moltiplicazione significativa dei contagi". "Non stiamo subendo una insostenibile pressione nei reparti di terapie intensiva" ma "registriamo un preoccupante affollamento" in particolare "nelle terapie sub-intensive e nell’area medica in generale", ha poi detto. "Occorre alleggerire la pressione nei pronto soccorsi", ha spiegato il premier, "e far crescere la possibilità di screening nella popolazione italiana". Il presidente del Consiglio ha poi detto che "la cura presso i domicili serve per alleggerire gli ospedali, Arcuri ha acquistato 10 milioni di test rapidi in modo da ridurre le quarantene. È stata avviata una richiesta per tamponi molecolari che porterà 250 mila tamponi molecolari al giorno. In questo modo aumenterà lo screening della popolazione italiana fino ad arrivare a 350 mila test al giorno, con uno scenario avverso disporremo anche di personale militare. L’evoluzione dell’epidemia risulta però molto preoccupante". "Esiste una alta percentuale che nel prossimo mese in 15 regioni l’indice Rt peggiori" e "questo quadro non tiene conto" degli effetti dell'ultimo Dpcm. "Ci sono specifiche criticità in Regioni e province autonome - ha sottolineato -. L’rt nazionale è a 1,7 ma in alcune regioni ovviamente il dato è superiore. Esiste un’altra probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese". "Siamo costretti ad intervenire in un’ottica di prudenza" per attuare nuove misure e "per eseguire una strategia di contenimento del contagio". "Questa strategia va modulata a seconda della situazione delle regioni. Per questo motivo adotteremo - ha spiegato - una decisione per interventi modulati sulla base di rischi elevati sul territorio sulla base di criteri scientifici. Introdurremo un regime differenziato basato su differenti scenari regionali". "No ad un regime indistinto sul territorio", ha detto, annunciano che "il prossimo Dpcm individuerà tre aree corrispondenti a tre aree di rischio", ha spiegato il premier. L'inserimento di una Regione in una fascia avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute. Poi, il premier è sceso nel dettaglio delle misure restrittive: "Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio - ha detto -. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre". "Introdurremo - ha poi detto - il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio" salvo esigenze di lavoro, studio e salute. Il governo prevede di adottare a livello nazionale anche "limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda". "Questa è la terza crisi che stiamo vivendo e stavolta si può imprimere una svolta, l’Europa l’ha colta con il programma nextgeneration Eu. Serve un nuovo patto tra pubblico e privato, il pubblico non deve ostacolare il mercato ma indirizzarlo e il nostro piano offrirà un nuova prospettiva nel solco degli obiettivi Ue. Non possiamo permetterci di distogliere lo sguardo dal futuro, sappiamo con certezza che le trasformazioni in atto lo cambieranno, noi dobbiamo accompagnare la transizione, nessuno può sentirsi esonerato, rivolgo ancora un invito alle forze e alle energie del Paese, restiamo unti - ha concluso - in questo drammatico momento in nome dell’unità e dei valori che sono alla base della nostra Costituzione".