La Sicilia riapre, ma lo fa attivando un Protocollo di sicurezza sanitario che la Regione applicherà nell'Isola durante la stagione estiva. In questo video la conferenza stampa di presentazione con il governatore Nello Musumeci e il coordinatore del progetto Guido Bertolaso e gli assessori alla Salute, Ruggero Razza, al Turismo, Manlio Messina e alle Attività produttive Mimmo Turano. "Abbiamo immaginato un'applicazione che i turisti possono scaricare - dice Musumeci - e un potenziamento di presidi sanitari. Bertolaso ha accettato l'incarico col compenso di un euro, ci ha aiutato a redigere un protocollo per ripartire in sicurezza. Per non gravare la Regione di spese ha usato la sua barca come alloggio". Intanto, 80 nuovi medici sono stati assunti dalla Regione per affrontare in sicurezza la stagione turistica che sta per prendere il via e dunque potenziare l'assistenza. Il sito siciliasicura.com, invece, sarà attivo dal 5 giugno, come ha spiegato l'assessore alla Sanità Ruggero Razza. "Dopo la registrazione - spiega Razza -, non appena arrivati in Sicilia si potrà attivare l'app con le proprie informazioni per avere una sorta di pre-triage. L'app invia un messaggio giornaliero a cui si potrà rispondere indicando il proprio stato di salute. La Sicilia ha individuato delle unità assistenziali turistiche in ogni provincia". "Mentre mi trovavo in Africa, il 15 marzo, ho ricevuto un messaggio da parte di Nello Musumeci - racconta Bertolaso - in cui mi chiedeva collaborazione. Abbiamo ragionato su come ripartire in questa terra meravigliosa. Il 27 maggio non sapevamo ancora se il 3 giugno l'Italia avrebbe riaperto i confini. Abbiamo iniziato a lavorare e ho scoperto che esisteva una app per chi voleva rientrare. L'ho studiata e abbiamo pensato che potesse essere un punto di riferimento durante l'estate. Altre idee avrebbero allontanato i turisti, questo è un sistema molto semplice per tutti". E spiega: "L'app è stata modificata, dai 30mila utenti a cui si riferiva fino al mese scorso potrà essere allargata a 3-4 milioni di persone ai primi di luglio. Da oggi fino al primo luglio l'app crescerà, la potenzieremo. Testeremo se il sistema funziona, se il numero verde è in grado di dare risposte precise. In questa regione si sta facendo il possibile per accogliere i turisti nel modo migliore". Differenza con Immuni? "Se Immuni punta al tracciamento - spiega Razza -, la funzionalità della nostra applicazione invece è di mettere in contatto l'utente col sistema sanitario e conoscere le condizioni di salute. Costo dell'applicazione? Poche decine di migliaia di euro". Non sono previste sanzioni per chi non utilizzerà l'app, come chiarisce Musumeci. "Ma farlo - spiega - è nell'interesse di tutti, un servizio che noi offriamo".