Il Consiglio regionale dell’Anci Sicilia ha affrontato questa mattina, nel corso di un incontro in videoconferenza, nuove e complesse questioni legate all’emergenza Coronavirus.
E’ stata ribadita, in via prioritaria, la necessità di istituire, come già avvenuto in ambito nazionale e nelle altre regioni, un tavolo di confronto permanente con il governo regionale per garantire forme di coordinamento tra gli interventi sanitari e le amministrazioni locali. In tal senso le assemblee dei sindaci dovranno essere parte attiva per avviare una collaborazione con le Asp finalizzata ad un’adeguata e corretta informazione destinata ai sindaci.
E’ stato anche stabilito di sollecitare la richiesta di audizione in II e VI commissione all’Ars, con riferimento alle specifiche assegnazioni destinate agli enti locali confermando l’assoluta necessità di garantire le medesime risorse finanziarie previste nel 2019: 340 milioni per le spese ordinarie e 115 milioni per spese di investimento da destinare all’ordinario espletamento delle funzioni. Questo con l’obiettivo di evitare le incertezze legate all’impiego delle risorse comunitarie e a futuri accordi con lo Stato, come prevede attualmente e limitatamente a 130 milioni, il comma 13 dell’art.1.
"Il consiglio regionale dell'Anci Sicilia si è riunito nella finanziara regionale all'Ars sono stanziate diverse risorse per i Comuni siciliani, che però fanno riferimento a fondi europei di difficile agibilità, con rendicontazione assai complessa e con tempi di erogazione troppo lunghi rispetto all'attuale emergenza. E fa riferimento altresì a fondi che dovrebbero arrivare, ma non ancora certi, dal governo nazionale. Riteniamo che l'Ars debba rimuovere questi ostacoli", dichiara nella diretta video il presidente dell'Anci Sicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
“Per l’intero Consiglio regionale – spiega il presidente Orlando - costituisce una scelta inaccettabile il far dipendere da risorse da chiedere al Governo nazionale - in sede di intesa non ancora raggiunta - circa una metà del fondo ordinario destinato ai comuni e già enormemente e progressivamente ridotto. Si profila, in tempi di emergenza, una drastica riduzione del fondo ordinario”.
"L’Anci Sicilia ha, quindi, confermato la volontà di collaborare in maniera proficua con il Governo e con l’Assemblea regionale nell’interesse dei cittadini e a sostegno della realtà civile ed economica con particolare riferimento ai 200 milioni da destinare a “interventi a favore delle fasce deboli della popolazione", conclude Orlando.
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