Segreteria Pd, Faraone presenta la sua candidatura: "Aperti al contributo di tutti"
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Davide Faraone ha presentato ufficialmente a Palermo la sua candidatura alla segreteria del Pd. "Mi accusano di avere rotto l’unità del partito - ha detto durante la conferenza stampa, rispondendo alle accuse mosse ai renziani sulla rottura dell’unità del partito in Sicilia-. Ma questi sono coloro che mi avevano proposto di indicarmi un nome, uno dei miei, che sarebbe diventato segretario unitario e in seguito avremmo trovato l’accordo sui segretari provinciali. Per me questa era una situazione di comodo perchè su questa partita uno come me ha solo da perdere". "Ho deciso di rifiutare una logica di unità fittizia - aggiunge -. L’ho fatto perchè credo che siamo in emergenza. Il Pd è in crisi e non può permettersi un patto fra notabili. Da una parte c'era l’ipotesi di mettersi insieme e fare un pupo come segretario mentre dall’altra si esprime una posizione politica e su questo ci si confronta. I pupi e i patti fra notabili non possiamo più permetterceli. Loro stessi hanno dichiarato che se non ci fossi stato io candidato ci sarebbe stato un candidato unitario, facendo anche i nomi di due miei amici. Questo non solo non è utile ma se si fosse scelta questa strada del partito sarebbero rimaste le ceneri". Faraone poi ha parlato di possibili nuovi ingressi nel partito ed è tornato sulla polemica relativa alla presenza del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè alla Leopolda sicula."Ma perchè quando Miccichè viene invitato alle Feste dell’Unità o il presidente Fico partecipa ai dibattiti, o qualsiasi altro presidente della Camera o del Senato, non ci sono polemiche ma ci sono polemiche solo quando invito io le persone. Io ho un modello di partito radicalmente alternativo, un contenitore che aggreghi coloro che pensano che Lega e 5 stelle siano populisti, pericolosi, antimeridionalisti e razzisti". "Dobbiamo essere aperti al contributo di tutti - aggiunge - perchè i cittadini non si muovono per contenitori tradizionali quando si sposta un 40% di elettorato di Renzi, crollando al 17%, il M5S dal 25% arriva al 33%, la Lega nei sondaggi passa dal 17% al 40%, è perchè l’elettorato non segue percorsi tradizionali. Bisogna rivolgersi, al di là degli apparati, direttamente ai cittadini. Il Pd oggi è chiuso. Ci sono nei circoli tizi che hanno quattro tessere e non fanno avvicinare più nessuno perchè devono mantenere una tutela a vita nel partito. Noi dobbiamo scardinare queste logiche, aprendo e non chiudendoci. Chi vuole chiudere - sottolinea Faraone - ci condanna alla sconfitta perenne".