Rifiuti, Musumeci: "Emergenza superata entro due anni"
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"Con i rifiuti stiamo andando avanti, l'esercito in Sicilia andrebbe impiegato contro i delinquenti e la criminalità. Stiamo facendo in 8-10 mesi quello che non si è fatto negli ultimi 25 anni", ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, intervistato a margine di una conferenza stampa rispondendo alla richiesta di revoca del presidente chiesto dai Cinquestelle che hanno invocato anche l'invio dell'esercito in Sicilia per l'emergenza rifiuti. "Siamo contenti delle tappe raggiunte - ha aggiunto Musumeci - crediamo che la situazione dei rifiuti sarà normalizzata entro un paio d'anni, fra due anni sarà solo un ricordo, ritengo sia stata un'impresa ardua fare in due anni quello che non si è fatto sin dagli anni Novanta, e noi stiamo mantenendo gli impegni, a dicembre presenteremo il piano rifiuti". "Stiamo lavorando alla bonifica delle discariche pericolose. In Sicilia ce ne sono 510, non sappiamo quante di queste siano effettivamente pericolose lungo le falde acquifere - ha aggiunto - perché alcune sono dormienti, per questo abbiamo stipulato una convenzione con la struttura del dissesto idrogeologico e con l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per potere affrontare l'emergenza bonifiche dato che non disponiamo del personale sufficiente". Il governatore ribadisce il ruolo dei Comuni nella gestione dei rifiuti: "Abbiamo spiegato ai Comuni che la battaglia si vince se si sta tutti insieme - ha spiegato -, come sapete i poteri del commissario straordinario non riguardano i rifiuti in Sicilia, qualcuno avrebbe dovuto leggere l'ordinanza che invece riguarda la settima vasca di Bellolampo, cioè un'altra realtà. A dicembre presenteremo il piano rifiuti, ad aprile abbiamo presentato il piano stralcio". "L'invio dei rifiuti all'estero è una competenza dei comuni e non della Regione - ha proseguito Musumeci - lo ha chiesto il governo nazionale e noi abbiamo spiegato ai comuni che la soluzione per affrontare il problema delle discariche sature, visto che nessuno si è mai preoccupato di creare nuovi impianti in Sicilia, comporta una scelta intorno al 30 % dei rifiuti da mandare fuori, ma ripeto, questo non è un compito della Regione. La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti compete per legge ai Comuni. I sindaci virtuosi ci sono, infatti sono oltre 150 quelli che hanno superato il 50% della differenziata e in pochi mesi siamo passati dal 15% al 27 % della raccolta, questi sono risultati importanti, per questo sono convinto che riusciremo con i comuni ad evitare soluzioni traumatiche". Sul termine del 30 luglio fissato per i Comuni il presidente della Regione ha poi risposto: "Se è un termine perentorio? Bella domanda, vedremo se c'è buona volta - ha detto Musumeci - e come nel frattempo si saranno mossi i Comuni, speriamo avranno recepito il messaggio, questa battaglia di civiltà va affrontata non solo dalla regione. Va ricordato - ha concluso - che i Comuni hanno prodotto con le società di ambito Srr , cioè da meno di 10 anni, un miliardo e 800 milioni circa di debiti, questo dimostra come quella legge non sia stata una buona legge, mi riferisco alla legge 9, per questo la stiamo modificando con un disegno di legge".