PALERMO. "Nei prossimi mesi metteremo in campo 272,5 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Si tratta di oltre 82 milioni di euro di fondi europei e 190 milioni da fondi dello Stato in forza di un decreto legge del 2013".
Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, incontrando i giornalisti insieme agli assessori alla Formazione professionale, Roberto Lagalla, e agli Enti Locali, Bernadette Grasso, per illustrare il piano di investimenti dell’edilizia scolastica nell’Isola. Gli investimenti sono finalizzati "a mettere in sicurezza gli edifici scolastici" ha spiegato il governatore.
"La priorità è - ha aggiunto - l’adeguamento antisismico, i certificati di agibilità, ampliamenti o nuove costruzioni di plessi scolastici, rimozione di barriere architettoniche e di residui di amianto e piccoli intervento per opere di adeguamento antincendio per ottenere la relativa certificazione".
«In Sicilia ci sono 4.358 edifici che ospitano scuole: finalmente abbiamo completato l’anagrafe dell’edilizia scolastica». Ha detto Musumeci, oltre la metà degli edifici scolastici, ha aggiunto l'assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, sono anteriori al 1975 e il 5% tra il 1900 e il 1945. Inoltre, il 92% degli edifici ricade nelle zone sismiche 1 e 2, cioè quelle a più alto rischio.
Il 60% degli edifici scolastici in Sicilia, 2.614 su 4.358, non è in regola con le certificazioni antisismiche, mentre il 70% (3.050) non ha l’agibilità. I dati emergono dall’anagrafe degli edifici scolastici completata dalla Regione siciliana e rivelati dall’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci.
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