ROMA. È partito il conto alla rovescia per le elezioni politiche del 4 marzo. Saranno le prime consultazioni in cui verranno applicate le nuove regole previste dalla riforma della legge elettorale, meglio conosciuta con il nome di Rosatellum. Cosa cambia e come si vota? A differenza del precedente Mattarellum, la nuova legge prevede una scheda unica: dunque agli elettori verranno consegnate due schede elettorali, una gialla per il Senato e una rosa per la Camera. Si vota segnando con una "X" la lista prescelta oppure sul nome del candidato al collegio uninominale associato: in entrambi i casi la preferenza andrà sia al partito che al candidato. Al contrario delle elezioni precedenti, questa volta non è previsto il voto disgiunto, cioè non è possibile votare una lista e poi il candidato di un'altra: la scheda sarà ritenuta nulla. Il ministero dell'Interno ha pubblicato un tutorial che illustra le nuove modalità di voto (guarda il video). La nuova legge elettorale si basa su un sistema misto: per un terzo maggioritario, per due terzi proporzionale. Le schede elettorali riflettono questo sistema. I modelli infatti contengono il nome del candidato nel collegio uninominale nel rettangolo posto in alto. Nella stessa scheda, nella parte sottostante - dedicata ai colleghi plurinominali - sono riportati il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste collegate al candidato del collegio uninominale. Nei collegi plurinominali, accanto ai simboli sono riportati i nominativi dei candidati contenuti in rettangoli contigui. Quest’anno, per la prima volta all’interno della scheda è inserito un tagliando antifrode. Complessivamente i cittadini italiani aventi diritto al voto sono: 51,2 milioni (dato aggiornato al 30 giugno 2017), di cui circa 24,8 milioni maschi e 26,4 milioni femmine. Sul totale degli aventi diritto al voto, 4,2 milioni sono gli elettori stimati, residenti all’estero. I giovani alla prima espressione di voto sono stimati oltre 500 mila.