PALERMO. "Abbiamo quest'anno Palermo capitale della cultura, e i rifiuti per le strade?". Così il leader di LeU, Piero Grasso parlando nel comitato elettorale che ha inaugurato nel capoluogo siciliano.
Ponte sullo Stretto? "Noi non lo vogliamo: che ce ne facciamo di un ponte che congiunge due deserti? Serve solo a qualche multinazionale, a qualche politico per guadagnare consensi, a un'impresa che magari si è già accaparrata i terreni su cui nascerà".
"Diciamo no al ponte - aggiunge - perché ci sono troppe cose da fare in Sicilia. È mai possibile che da Trapani a Siracusa il viaggio via treno duri oltre dieci ore o che tra Catania e Palermo un treno impieghi tre ore e mezza?".
"Noi siamo aperti al dialogo ma non con chiunque e comunque sul nostro progetto politico che ha valori di sinistra. Sull'antifascismo - prosegue Grasso - la sinistra non è divisa, è pienamente unita sui valori della democrazia e della tenuta del Paese".
"Su invito del sindaco di Macerata - ha detto Grasso - alcune associazioni hanno deciso di soprassedere sulla manifestazione, è stata così programmata una grande iniziativa il 24 febbraio".
Persone:
14 Commenti
Toto'
10/02/2018 15:04
Lui da senatore che ha fatto per Palermo ? è più facile criticare che operare ....
Vota chi
10/02/2018 16:26
Mah, per sistemare Palermo ci vorrebbe la dittatura militare giapponese x 10 anni, poi tornerebbero i Siciliani e.la distruggerebbero di nuovo
Vota chi
11/02/2018 09:40
Dire che palermo è sporca, come dire che il mare è salato. Non vi offendete x carità.
Orazio
10/02/2018 15:16
Sono contrario al ponte sullo stretto ma essere definito per uno che vive nel deserto non ci sto... anche perche' se di deserto culturale economico si tratta, lo abbiamo ereditato dalla generazione Grasso ... occorrono politici di nuova generazione con idee e propositivi innovativi...
melone
10/02/2018 16:41
Anche la monnezza fa parte della cultura palermitana,i turisti la fotografano allo stesso modo dei nostri monumenti
"picchio"
10/02/2018 17:30
Palermo nel complesso è rimasta salva e i danni limitati. Certo, L. Orlando non è più il filosofo della "Rete" che aveva fatto sognare tutta Italia e persino nella Firenze di Renzi. Aveva saputo esprimere l' idea della trasformazione culturale, della "metanoia", del cambiamento di mentalità. Altri, al meglio, riescono a rendere l' idea della "noia". Non mi riferisco a Grasso.
gigi
10/02/2018 19:37
Grasso manco ci ha messo i piedi e già parla in perfetto politichese, un vero peccato questa involuzione.
pino
11/02/2018 09:59
volendola dire tutta non vedo in Grasso un uomo politico lider di un partito non ha fatto un discorso completo come tutti gli altri è venuto in Sicilia ( pentolone di voti) a prendere per i fondelli tutti noi
Fabio
10/02/2018 20:34
Qui ha ragione
franco
10/02/2018 21:09
Appena saputo che il Sindaco Orlando ha aderito al PD improvvisamente ha visto la città sporca
forse
11/02/2018 10:29
forse portando la cultura a palermo migliorerà la mentalità di cittadini e politici e in futuro non si consentirà che rimangano irrisolte questioni serie come rifiuti, acqua, disoccupazione, corruzione, mafia,,etc che affliggono la città
Giorgio
11/02/2018 10:49
scusate ce qualcuno che mi sa dire chi e il sindaco di Palermo ?
ANTICOMUNISTA
11/02/2018 11:08
Mohamed II
Elimo
11/02/2018 11:48
Egr. Pino, conosce qualche politico che negli ultimi anni non ha preso per i fondelli i siciliani?
Davide
11/02/2018 12:15
Non credo ne abbia mai parlato negli ultimi 4 anni che strano
Rino
11/02/2018 12:18
Francamente Grasso mi sta diventando un po' antipatico, è troppo presuntuoso.
Simone
11/02/2018 12:33
IL MALE DI PALERMO SONO I palermitani.
Mario
11/02/2018 12:46
Prima quando era del PD allineato e coperto queste cose non le vedeva e non le diceva.