PALERMO. Le piazze e gli attacchi incrociati, l'ombra delle alleanze e le ripercussioni sugli equilibri nazionali: si chiude la campagna delle Regionali in Sicilia e, nell'ultimo giorno prima del silenzio elettorale, Beppe Grillo e Davide Casaleggio sbarcano sull'Isola per dare la volata a Giancarlo Cancelleri per una sfida all'ultimo voto con il competitor del centrodestra Nello Musumeci, sostenuto da una coalizione ancora non solidissima.
Mentre a sinistra l'outsider Claudio Fava insidia Fabrizio Micari, il candidato di Pd e Ap. E' Davide Casaleggio, un po' a sorpresa, ad unirsi alla biciclettata M5S a Palermo - con tutti i big presenti oltre a diversi parlamentari - a sostegno di Cancelleri. "Sono fiducioso", ammette derubricando il grande nodo dell'alleanza di governo che alleggia sul M5S in Sicilia come in Italia: "non penso sia difficile se i siciliani lo vorranno".
Il 5 novembre si vota "per la liberazione della Sicilia", incalza Luigi Di Maio prima di salire sul palco del comizio del finale, davanti al Teatro Massimo e fare un appello tutto siciliano alle urne: "schiffarati (che non hanno nulla da fare, ndr), domenica andate a votare". Anche perché, sottolinea il candidato premier M5S, "se parte dalla Sicilia il cambiamento dilagherà ovunque" e il M5S "fra 4 mesi può andare al governo, ce la faremo".
Poi è Grillo a salire sul palco in uno show che infiamma la folta platea palermitana. "Siate curiosi, siciliani. L'indifferenza è morte. Chi non vota si crea un alibi, noi non siamo come gli altri. Aprite gli occhi e non li vedrete più", urla prendendosi gioco di Totò Cuffaro e provocando gli stessi siciliani: "avete tutto, la profondità di Pirandello e la cattiveria di Riina. Siete autonomi o no? Sono 100 anni che vi prendono per il c....".
Mentre Di Battista sottolinea che chi non vota "vota i Cuffaro e i Lombardo", Cancelleri prova a sminare gli ultimi metri che mancano alle urne spiegando, tra l'altro, che non presenterà tutta la squadra degli assessori questa sera: "Lo farò martedì: non voglio trasformare persone competenti in bersagli".
La sensazione tra i 5 stelle è che nell'era del Rosatellum il M5S dalla Sicilia possa avere più vento in poppa per il 2018: "se voteranno per noi vedrete come la legge delle ammucchiate sarà uccisa nella culla", attacca Di Maio. Il tutto mentre i tre leader del centrodestra lasciano l'Isola dopo essersi ritrovati tutti al tavolo di Musumeci. "Vinceremo in Sicilia e alle Politiche", assicura Silvio Berlusconi, che continua ad attaccare i pentastellati: "votarli è masochismo, è un partito pauperista e giustizialista".
Mentre un semi-endorsement ai 5 stelle arriva dal governatore uscente Rosario Crocetta. "Chi voterei se non ci fosse Micari? Sicuramente nella lista di Cancelleri non ci sono impresentabili", osserva. Micari chiude la sua campagna a Palermo con Matteo Richetti e Maurizio Martina anche se sul rettore palermitano pesa una campagna quasi "in solitudine", con Matteo Renzi giunto sull'Isola solo per una toccata e fuga. Anche se, il segretario Pd, nella sua enews, evidenzia come domenica ci sia un "voto importante per il futuro della Sicilia" e che su Micari sia stata costruita "un'alleanza oltre il Pd".
Pier Luigi Bersani e Nicola Fratoianni giungono invece a Palermo per la chiusura del loro candidato Claudio Fava. "Da qui può partire una bella spinta per l'Italia", sottolinea l'ex segretario Dem prima di incrociare, nella centrale via Maqueda, i big M5S. E Fava, alla fine, potrebbe rilevarsi un outsider determinante sia nella distanza che lo separerà da Micari sia nella prospettiva di un appoggio a Cancelleri. Mentre c'è chi, nella Sinistra, guarda anche alle possibili ripercussioni nazionali delle perfomance di Micari e Fava. Ripercussioni che potrebbero arrivare anche nel Pd e nei centristi.
"Noi abbiamo liste pulite e siamo seri, le chiacchiere le lasciamo agli altri", è l'ultimo appello di Angelino Alfano, leader di Ap che, come tutti gli altri, in Sicilia si gioca tantissimo.
immagini di Marcella Chirchio
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5 Commenti
Antonino Pipito'
04/11/2017 08:35
Già ce ne è bastato uno che è sceso da Genova a rovinare la SIcilia con mille mercenari, se ne stia a casa sua.
Desalmado
04/11/2017 15:02
Ha rovinato la Sicilia senza mai averla governata? O l'hanno rovinata quelli che da 70 anni la governano? Ma almeno si rende conto delle castronerie senza logica che scrive?..ahahahahah
Alessio
04/11/2017 18:20
Ultimo cabaret di Grillo e soci
Nicolo'
04/11/2017 19:25
Stai sereno votati tranquillamente Renzino e Alfanino
w 5 stelle
04/11/2017 09:10
è il momento del cambiamento. votiamo chi taglia i vitalizi, chi porta la legalità, chi vuol mandare a casa tutti quelli che hanno rovinato l'ITALIA, ricordatevi in questo momento il 5 stelle è il movimento/partito meno peggio. diamogli un'opportunità di governare; se sbagliano anche loro,.............
adolfo
04/11/2017 10:15
Deduzione: siamo " a prova" come meloni.
Roberto
04/11/2017 12:55
1860-2017: sono 157 anni che il " sistema ci prende in giro ". Vi ricordo per chi non lo sapesse che prima dell'Unità d'Italia il sud era più ricco del nord.!Hanno distrutto una Terra Bellissima, per motivi che nessuno vuole dire!Ma che loro del " sistema "sicuramente sanno! Anche perchè dall'ora sino ad'ora al potere ci sono sempre le stesse dinastie! Concludo dicendo che la mano per votare con la matita ha CINQUE dita e si vota giorno CINQUE! Chi vuole intendere intenda!.
Francesco
04/11/2017 15:02
Mi avete convinto voi e super poteri ahahahah. Meno male che silvio c'è!!!! Forza Italia!
vittorio
04/11/2017 19:19
Data la sua "fede", vedo che c'è ancora chi crede ca u sceccu vola
Elimo
04/11/2017 17:35
Se davvero avete a cuore la nostra isola, allora, non votate per la vecchia classe politica, che ha ridotto una Regione con potenzialitá enormi per storia e cultura, unica al mondo, a fanalino di coda d'Europa.