PALERMO. Dal ruolo fondamentale dell'impresa per la creazione dei posti di lavoro alla riduzione degli sprechi nella sanità. Dal rilancio delle funzioni delle Province alla questione dei precari. Tanti i temi che il candidato del centrodestra Nello Musumeci ha affrontato nel corso del forum al Giornale di Sicilia. Si tratta del primo confronto con i candidati trasmesso in diretta Facebook sulla pagina del Giornale di Sicilia e su Gds.it. Sul forum ulteriori approfondimenti nei notiziari di Tgs e in edicola sul Giornale di Sicilia.
La prima stoccata di Musumeci è per il governatore uscente: "Crocetta era una novità ed è stato una sciagura per la Sicilia. I siciliani hanno capito che la novità non funziona. Otto forze politiche hanno invece ritenuto che la mia storia e la mia credibilità erano la cura per salvare un malato grave. Il centrodestra si è ricomposto sul mio nome".
Sul tema delle liste pulite Musumeci ha ribadito di non avere "compromessi con nessuno, è vero nelle liste alcuni personaggi sono chiacchierati anche se chi è candidato è ammesso dalle leggi dello Stato. Ma per la prima volta l'unico candidato presidente della Regione che ha posto il tema in termini seri sono stato io. Il candidato può essere chiacchierato anche per un fatto etico, di inopportunità. Ai partiti spetta il compito di comporre liste che siano al di sopra di ogni sospetto. Alcuni partiti mi hanno ascoltato altri non lo hanno fatto e si sono assunti le responsabilità dei loro candidati. Non votate i personaggi impresentabili".
"Buona medicina di base, mettere al centro il paziente e non il medico, premiare il medico di talento e non quello con la tessera di partito": queste alcune delle idee di Musumeci sulla sanità siciliana. Per Musumeci "la sanità siciliana è da rivedere, vanno azzerati i viaggi della speranza e gli sprechi. Bisogna indire i concorsi per rigenerare il personale medico. Il piano regionale della rete ospedaliera in Sicilia è una sorta di compromesso verso il basso dei governi di centrosinistra".
Stoccata anche su Cuffaro: "E' il mio peggiore avversario politico". Mentre su Miccichè: "Cinque anni fa fu protagonista della scelta che ha spaccato il centrodestra, ma quello che è accaduto nel 2012 è ormai archiviato. Questa volta il centrodestra si è ricompattato su di me".
Rifiuti è la parola più usata nel programma di Musumeci: "Sul sistema rifiuti abbiamo il dovere di riconoscere che è stato un fallimento su tutti i fronti sia con i governi di centrosinistra e centrodestra. Questo sistema deve cambiare. Aver collocato un magistrato come assessore che si occupa dei rifiuti si è rivelato sbagliato. Cercherò di replicare i modelli più efficienti e moderni per lo smaltimento dei rifiuti che ci sono nel Nord e in Europa. Finora in Sicilia i rifiuti sono stati più utili alla criminalità organizzata, mentre altrove sono più utili alla comunità. Non ho ancora alcuna concreta soluzione sul settore".
Sulla composizione della squadra di governo: "Nella giunta ci saranno tre tecnici: Sgarbi, Lagalla e Armao. Poi la giunta sarà formata da politici, persone di qualità al di sopra di ogni sospetto sul piano morale. Mi piacerebbe avere Sgarbi come assessore, ne sarei onorato. Sarebbe un buon promotore della cultura siciliana nel mondo".
Musumeci punta a un rinnovato ruolo delle Province: "Non sono carrozzoni. La mia esperienza è stata positiva: segno che quando l'Ente lavora è molto utile. Se sarò eletto vorrò che le Province possano tornare alle loro competenze e vorrei decentrare altre funzioni. Vorrei, invece, che venissero sciolti gli Iacp, l'edilizia popolare potrebbe passare alle Province. Dare maggiori funzioni alle Province aiuterebbe i comuni e renderebbe la Regione più leggera".
"Il M5S non ha fatto seriamente opposizione ma per molto tempo fu portato avanti il cosiddetto "modello Sicilia". Dopo il 6 novembre non sarà più nulla come prima: o sprofondiamo definitivamente con il M5s che non ha cultura di governo o risaliamo piano piano. Io penso che questa terra possa redimersi".
"Voglio dar vita a un governo alternativo, sono alla mia ultima sfida elettorale e sono libero, senza paura di pestare i calli a qualcuno".
"La politica non crea posti di lavoro e quando lo ha fatto ha creato disastri con il precariato", così Musumeci sulla questione occupazione. "I precari ci sono e ce li teniamo ma sono il risultato di un modo di concepire la politica come ammortizzatore sociale. La ricchezza, invece, si crea solo con le imprese. Le aziende vanno sostenute sburocratizzando, migliorando l'accesso al credito, creando sicurezza. Vorrei che arrivassero in Sicilia investitori stranieri, dobbiamo diventare polo di attrazione dei capitali stranieri".
"Non mi sento di promettere che tutti i precari saranno stabilizzati. E' una soluzione che prescinde dal governo regionale, dipende anche dal governo nazionale e dalla disponibilità delle risorse. Non mi va di dire bugie".
Per quanto riguarda la mafia: "La Sicilia non ha imparato la lezione di tangentopoli. Non abbiamo saputo distinguere la persona chiacchierata dalla persona per bene. La politica non può delegare tutto alla magistratura, ma bisogna intervenire in maniera preventiva. La politica deve essere impermeabile alle sollecitazioni mafiose, ecco perché è importante la selezione del personale politico".
Sul rapporto con Berlusconi: "Mi ha chiesto di togliere il pizzetto ma io ho resistito!", ha scherzato Musumeci. "Con lui rapporto di grande rispetto".
"Dobbiamo riflettere sui trasporti aerei sull'Isola. Il biglietto a costo sociale non è un privilegio o sfizio: è una necessità. Pagare biglietti per andare a Milano anche 1.000 euro non è sostenibile. Occorre rafforzare i due poli Catania-Comiso e Palermo-Trapani. Inoltre, occorre creare delle aviosuperfici, per esempio a Milazzo, per far atterrare aerei leggeri turistici".
Rilanciare la burocrazia regionale, con dirigenti e lavoratori più motivati: questo un altro degli obiettivi di Musumeci. "Rilanciare anche il ruolo delle Università. Le priorità sono: rendere efficiente la macchina regionale, puntare sui beni culturali anche in chiave economica, riqualificare i centri storici e fare accordi bilaterali di carattere economico con gli stati della zona euro-afro-asiatica".
"Chi vota Micari è come se votasse i Cinque stelle. Per questo ho lanciato un appello. Ho disertato i confronti diretti? Si, preferisco andare nelle piazze, nelle aziende e tra la gente", ha detto Musumeci, criticato per non aver partecipato ai confronti con i suoi avversari.
Mercoledì alle 16 invece sarà la volta del candidato del centrosinistra Fabrizio Micari. Giovedì alle ore 15 il confronto con il candidato di Siciliani liberi Roberto La Rosa.
Lunedì 30 toccherà al candidato della sinistra Claudio Fava a partire dalle 15. Mentre martedì 31 alle ore 15 spazio al confronto con il candidato del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri.
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