PALERMO. "Se vince il M5S mi aspetto di avere una Roma bis. Con questi risultati oggettivamente pessimi nella Capitale, inviterei ad analizzare bene chi si vota e soprattutto il livello di efficienza, produttività e di capacità di gestione che viene garantito". Sfreccia subito un attacco agli avversari grillini il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine di un'iniziativa a Palermo in sostegno della lista Alternativa popolare - Centristi per Micari per le regionali del 5 novembre. "Credo che innanzitutto il voto in Sicilia debba avere ricadute per i siciliani quindi stiano bene attenti a come votano e a chi votano. Le persone sono quelle che fanno la differenza - aggiunge Lorenzin -. Noi abbiamo candidato un presidente della Regione e un vicepresidente che sono persone di altissimo livello e se uno vuole che le cose vadano bene si deve affidare a persone che sono capaci. Noi come Alternativa popolare abbiamo fatto un investimento fortissimo su normative che hanno cambiato la Regione, come quella sulla sanità - ha aggiunto - Non abbiamo mai fatto sconti a nessuno e ci aspettiamo di avere buoni risultati. Spero che il voto regionale possa influenzare quello nazionale in modo positivo. Questi anni ci hanno insegnato che le dinamiche sono molto fluide". Lorenzin ha aggiunto: "C'è una chiamata al voto utile, io voglio ricordare che siamo ormai in un sistema proporzionale e non esiste voto più utile di quello dato alla persona giusta, se no si rischia che per dare un voto utile si fa diventare il proprio voto totalmente inutile e poi si piange dopo". Il ministro parla anche delle prossime elezioni nazionali: "A livello nazionale innanzitutto non bisogna sbagliare la scelta dei candidati e delle persone. In secondo luogo noi viviamo questo momento storico: 5 anni fa eravamo in recessione, l'Italia era in una situazione quasi di default oggi siamo in una fase di crescita strutturale. I cittadini italiani dovrebbero tenerne conto, poi sarà nostra capacità raccontare le cose fatte - ha detto - Solo chi non fa niente non sbaglia mai. Se sono stati fatti errori sono stati fatti in buona fede, ma credo che abbiamo messo in campo un numero talmente impressionante di riforme i cui effetti in alcuni casi si vedranno dopo". Sulla sanità siciliana, Beatrice Lorenzin ammette che "c'è molto fa fare ma non partiamo da zero. Cinque anni fa la Sicilia non aveva una rete ospedaliera, aveva un solo Ircss oggi ne ha due, non aveva messo in campo nulla sul 118, l'urgenza neonatale, oggi queste cose sono state fatte e la Sicilia ha la possibilità, avendo un piano regionale, ospedali come quello delle più grandi regioni italiane, e di fare concorsi per soddisfare i bisogni. L'Ismett è l'unico Ircss che ho riconosciuto in 5 anni di mandato come ministro - ha aggiunto - Per la Sicilia sono stare fatte tante cose, ora bisogna continuare questo lavoro, non disperderlo e permettere alla Sicilia di raggiungere quei traguardi che sono alla sua portata". Per il ministro il problema delle liste di attesa "è un tema puramente di organizzazione. Ho messo le liste di attesa nei principi di valutazione dei manager e la legge è entrata in vigore - ha sottolineato Lorenzin - Se tu non raggiungi l'obiettivo di annullare le liste d'attesa decadi automaticamente. Questo sarà un grande cambio culturale, le best practice per eliminarle ci sono". immagini di Marcella Chirchio