Sabato 04 Maggio 2024

D'Alema a Palermo: "Non siamo partitino del 3%". Anche il medico Bartolo sosterrà Fava

PALERMO. "Veniamo dileggiati come quelli che vogliono fare il partitino del 3%, questo slogan sciocco e menagramo sparirà dopo il voto siciliano, vedrete". Così Massimo Da'Alema, in conferenza stampa, assieme a Claudio Fava a Palermo. "Siamo di fronte a un vero strappo, a un atteggiamento di disprezzo verso le regole democratiche elementari e di rottura delle tradizioni di questo Paese. E non faccio un discorso di sinistra - ha aggiunto - Penso che nessuno possa immaginare che un uomo come Prodi per due volte avrebbe potuto porre la fiducia sulla legge elettorale". Sul centrosinistra in Sicilia: "Malgrado il circo Barnum messo in piedi, da Crocetta ad Alfano, mi pare che il cosiddetto centrosinistra non riesca a prendere quota". A sostenere Fava ci sarà anche il medico Pietro Bartolo, responsabile del presidio sanitario a Lampedusa. "La scelta di Pietro Bartolo di sostenere Claudio Fava è un gesto di grande generosità e di impegno civile. Gli siamo grati". E il medico commenta: "Sono qui perché condivido pienamente la scelta di Claudio Fava, una persona di indubbia credibilità. Son con lui per sostenerlo, per creare una Sicilia più umana". D'Aleama a Palermo è intervenuto anche sulla legge elettorale: "Questa legge è una schifezza, anche loro ne sono consapevoli, e lo dimostra che una maggioranza che conta 476 parlamentari su 630 ha paura del voto segreto, che è uno strumento parlamentare riservato a pochissime materie, tra cui i diritti fondamentali e politici dei cittadini. Con questa legge elettorale 2/3 del Parlamento sono nominati dai capi partito, saranno eletti per trascinamento: è qualcosa di abbastanza ripugnante". E ancora:"Presenteremo i nostri candidati in tutti i collegi in contrapposizione con i candidati del Pd e delle destre". E ricorda che "questa è la risposta che diede Pisapia qualche tempo fa a Ravenna". Cosa farà Pisapia? "Non lo so, bisogna chiederlo a lui", risponde D'Alema. Video di Marcella Chirchio

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