PALERMO. Il programma del centrosinistra siciliano per le prossime elezioni regionali sarà pronto "nel giro di pochissimi giorni" e potrebbe essere presentato "all'inizio della settimana ventura". Ad annunciarlo è il candidato governatore del centrosinistra, Fabrizio Micari, che oggi, assieme al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha presentato il simbolo della lista dei territori 'Micari-presidente' con l'immagine della Sicilia e la scritta Arcipelago Sicilia. Micari parla di tre priorità: "Lavoro, diritti e territori". Punta a recuperare l'elettorato che cinque anni fa non s'è recato alle urne: il 53%. "Voglio parlare a questo popolo trasmettendo il messaggio del civismo - ha detto Micari - ci sono esempi importanti, come Palermo e Caltanissetta e tante altre realtà. A questa gente voglio parlare di programmi e di concretezza". "I candidati nella lista Micari-presidente devono essere a posto dal punto di vista etico, dovranno produrre il certificato penale e i carichi pendenti", precisa Leoluca Orlando, sindaco metropolitano di Palermo. "Il professore Micari non ha voti? Micari ha consenso e sarà il prossimo presidente della Regione siciliana - prosegue Orlando -, perché sarà votato dalle persone che non l'hanno incontrato e che magari non lo incontreranno mai. Chi ha ancora la vecchia calcolatrice dei consensi è tagliato fuori dalla storia: Micari è il punto di sintesi tra consensi e consenso". Riguardo agli avversari politici, Orlando usa toni forti e polemici: "Il rischio che corre la Sicilia è di avere da una parte Musumeci fascista che è Salvini dipendente e dall'altra Cancelleri che è Grillo, quindi sfascista". Più cauto Micari: "La logica del M5s, che prima bisogna distruggere e poi ricostruire non mi piace. Noi vogliamo fare una rivoluzione civile". "La frase di Miccichè sull'ereditarietà delle competenze non mi è piaciuta molto, forse si eredita qualcos'altro", ha risposto ai cronisti sulla candidatura dei "figli d'arte", come quella in Forza Italia di Luigi Genovese, figlio ventunenne del parlamentare messinese Francantonio, passato dal Pd a Fi dopo i guai giudiziari. Un cenno poi allo scandalo dei concorsi truccati nelle Università, dove sono coinvolti anche professori dell'Ateneo di Palermo: "Preoccupato? Mi preoccupo quando si fanno generalizzazioni, dire che tutto il mondo universitario è marcio mi terrorizza. E' la logica del vedere tutto negativo", risponde Micari. Immagini di Marco Gullà