PALERMO. Un progetto politico nato per costruire un "nuovo modello di sviluppo per la Sicilia": è questo lo slogan di "Idea Sicilia", il gruppo politico presentato ieri pomeriggio a Palermo da Roberto Lagalla, ex rettore dell'università di Palermo, che lancia così la sua corsa alle prossime elezioni regionali.
“Un incubatore di nuove idee per la società civile – spiega Roberto Lagalla - basate sul buon senso e sulla valorizzazione delle competenze, ma soprattutto costruite insieme a tutti i cittadini che vorranno dare il loro contributo. Tanti i temi: dall’agricoltura al sociale, grazie anche alla testimonianza di alcuni amici che racconteranno la loro esperienza. E’ arrivato il momento di invertire la rotta, di dare spinta ad una Sicilia ancora capace di cambiare ma solo se sostenuta da progetti concreti, utili, innovativi e soprattutto basati sulle reali esigenze del contesto sociale. Idea Sicilia sarà infatti un generatore di idee, alimentato dal confronto e dall’ascolto delle istanze civiche”.
Persone:
8 Commenti
Pietro
18/03/2017 09:42
Ottima persona! Lo voterei!
Titti
19/03/2017 09:31
Abbassano il pollice per poi non votare o peggio ancora votare altri calati dal web e da chi lo manovra
Luchino Carmelo
18/03/2017 12:41
Candidati, di sicuro ti voterò' , forse
Antonio 2
18/03/2017 14:34
E semu chiossai!
Fabio
18/03/2017 20:24
Non male.
Mario
18/03/2017 22:03
Finalmente una persona pulita e capace. Se verrà eletto la Sicilia riacquisterà la dignità che gli attuali politici hanno calpestato
Giurlando
18/03/2017 22:21
Non lo voto
dario
19/03/2017 07:44
Vai Roberto
paolo 64
19/03/2017 12:05
In Sicilia ancora non vedo un giovane come candidato, si presentano sempre o i soliti, Musumeci, Micciche', Crocetta, adesso la Galla, personalità conosciuta come persona capace e propositiva, ma pur sempre attempato come me'. Quando diamo una vera rinfrescata a questa nostra sicilia? L'esperienza è necessaria, non c' e' futuro senza conoscenza del passato, ma l'esperienza si deve trasferire alle nuove generazioni poichè sono loro che hanno piu' vita da vivere affrontando il nuovo mondo , la globalizzazion ecc.... di cui noi sessantenni non ne comprendiamo a volte ne le logiche ne a cosa porterà. Capisco che per persone che hanno contato tanto nella citta' dove hanno vissuto è difficile ritirarsi a vita privata, ma evitiamo le forme di puro egoismo è diamo ai giovani il diritto di costruirsi il loro futuro.
Nicolò
02/04/2017 21:02
Sono un giovane, ma allo stesso tempo in disaccordo con quanto detto. C'è tempo maturo per fare il comandante e altri tempi per partecipare come soldato. Non si può portare avanti una regione senza competenze amministrative e capacita2 acquisite nel corso degli anni, si finirebbe a fare la fine del vaso di coccio in mezzo a quelli di ferro.