PALERMO. Una maxi operazione da 12 miliardi per compensare i crediti che le imprese vantano nei confronti della Pubblica amministrazione con i debiti che le stesse aziende hanno col Fisco e con altri enti. A metterla in piedi è Riscossione Sicilia, l'agenzia regionale controllata dalla Regione di recupero dei tributi evasi, col supporto del gruppo parlamentare del M5s dell'Assemblea regionale che ha proposto il 'modello', adottato dall'ente, per aiutare le imprese, presentato in conferenza stampa a Palermo dall'amministratore unico Antonio Fiumefreddo e dai parlamentari M5s Giancarlo Cancelleri e Angela Foti. A partire dal 6 giugno in ognuna delle sedi di Riscossione presenti nei nove capoluoghi di provincia sarà attivo uno sportello "Ripartimpresa", al quale potranno rivolgersi i cittadini per chiedere la compensazione. Lo sportello, in conferenza di servizio con le amministrazioni interessate, chiederà agli enti debitori la certificazione dei crediti vantati da imprese e professionisti per le prestazioni fornite mai pagate. La richiesta potrà essere fatta dai cittadini in modo gratuito a 'Ripartimpresa' e anche tramite il sito internet di Riscossione Sicilia, oppure attraverso i propri commercialisti. Secondo i dati di Riscossione le aziende che in Sicilia vantano un credito nei confronti della pubblica amministrazione sono 46.118, di queste 28.723 operano nel settore dell'edilizia, 16.567 in quello dei servizi e 828 in quello industriale. I professionisti coinvolti sarebbero circa 50 mila unità, ma è solo una stima in assenza di numeri certi. Potranno essere compensati Iva, contributi previdenziali, Ici, Tari, Tasi, e perfino le multe automobilistiche. immagini di Marco Gullà