PALERMO. Per scongiurare la perdita di 247,5 milioni di euro di co-finanziamenti statale e regionale, la commissione Bilancio dell'Ars ha approvato una norma della mini-finanziaria (art.17), ancora in discussione, che da' tempo fino a marzo del 2017 ai beneficiari delle risorse della programmazione Ue 2000-2006 e 2007-2013 che risultano inadempienti in quanto non hanno ancora certificato la spesa inserendo i dati nel sistema 'Caronte', mettendo così rischio disimpegno le somme. La norma è stata spiegata in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni dal presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo (Ncd), alla presenza del capogruppo dell'Udc, Mimmo Turano. I progetti finanziari e non completati, in base al monitoraggio effettuato dal Dipartimento Programmazione della Regione siciliana, sono 1.305 per una spesa non ancora rendicontata di 247,5 mln. Se la Sicilia rischia di perdere 247,5 milioni di fondi degli ultimi due programmi Ue, il 60% della colpa se la dividono la Regione e i comuni: la prima deve ancora rendicontare 67 milioni di euro, gli enti locali invece ben 76 mln. È quanto rileva la commissione Bilancio dell'Ars sulla base del monitoraggio sulla spesa dal 2000 a oggi fatto dal dipartimento Programmazione della Regione, guidato da Vincenzo Falgares. Per cercare di 'salvare' queste somme dal disimpegno la commissione, presieduta da Vincenzo Vinciullo, ha approvato una norma contenuta nella mini-finanziaria che da' tempo fino al marzo del 2017 agli inadempienti di rendicontare e certificate la spesa, chi non lo farà non potrà partecipare ai bandi della nuova programmazione Ue. In caso di ulteriore inadempienza, la Sicilia perderà le risorse non spese. Per il 31% la colpa è dei comuni che non hanno completato ancora o non hanno comunque certificato la spesa di 453 opere, la Regione invece deve rispondere del 27,17% della spesa ferma, per un totale di 196 opere sul totale di 1.305 progetti ancora da definire nonostante per alcuni di questi siano trascorsi 16 anni. Due le grandi opere incomplete: tre lotti della Siracusa-Gela per 21,2 mln (su un totale di 286 mln) e la linea ferrata Palermo-Agrigento per 17 mln (intero finanziamento di 102 mln). L'altro pezzo più grosso riguarda l'edilizia scolastica con 509 interventi non completati o non rendicontati per 30 milioni a rischio disimpegno; a seguire Asp e ospedali per 18 progetti e 17,9 mln, gli Ato idrico regionali per 12 interventi e 5,1 mln, le imprese in regime di aiuto (65 interventi per 4,6 mln), le ex Province (21 interventi, 2,9 mln), Siciliacque Spa (un'opera per 654.840 euro), gli istituti di ricerca (8 progetti, 639.309,14 euro) e altri soggetti per 2 mln e 20 interventi non rendicontati. Immagini di Marco Gullà