PALERMO. «Basta con un certo tipo di antimafia che si muove solo per interesse perchè proprio questo modo di agire danneggia chi fa antimafia veramente e sul campo, come le tante cooperative che gestiscono i beni confiscati». Così il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone che ha aperto la 'Leopolda siciliana', due giorni di confronti e dibattiti a Palermo sui temi della politica e dell'economia organizzati dall'Associazione Sicilia 2.0. Dal palco Faraone non ha fatto riferimenti specifici ma le sue parole arrivano nel pieno delle vicende giudiziarie che coinvolgono Antonello Montante, il leader di Confindustria in Sicilia e paladino della lotta al racket delle estorsioni che sarebbe indagato dalle Procure di Caltanissetta e Catania per presunte frequentazioni con personaggi mafiosi come riferito da alcuni pentiti.
Faraone dal palco della Leopolda siciliana ha stigmatizzato anche «il rito di chi pensa di fare antimafia solo presentandosi nelle Procure per fare denunce» e ha definito questo modo di agire «omertoso» rispetto a chi ha la responsabilità politica e istituzionale di risolvere i problemi della gente.
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