ROMA. L'avvocato Basilio Milio, difensore del generale Mori, all'uscita del Quirinale, ha detto che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto a tutte le domande che gli sono state fatte dai Pm e dai legali nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Il capo dello Stato non si è sottratto nemmeno davanti ai quesiti ritenuti inammissibili dal presidente della Corte d'assise.
Nel 1993, dopo gli attentati a Roma, Firenze e Milano, si temette un colpo di Stato. Lo ha accennato, secondo quanto riferisce l'avvocato Basilio Milio, durante la sua deposizione, il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica ha riferito di avere parlato della cosa con Carlo Azeglio Ciampi. A fare temere un golpe fu anche il black out che ci fu a Palazzo Chigi.Una mossa definita da Napolitano "da manuale" in caso di colpo di Stato. Poi però si seppe che la causa del black out era tecnica.
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