ROMA. A cinque anni di distanza dal suo ultimo disco in studio, Vinicio Capossela torna con un nuovo lavoro. Il 6 maggio sarà pubblicato il doppio album «Canzoni della Cupa» (prodotto da La Cùpa/distribuito da Warner Music), un'opera originale in cui l'artista esplora quel territorio giacimento di culture, racconti e canti che hanno ispirato il suo ultimo romanzo, «Il Paese dei Coppoloni». «Se la gratitudine si nutre di attesa, queste Canzoni della Cupa, sono l'opera per la quale ho maturato più gratitudine - racconta Vinicio Capossela, che è stato costretto a posticipare l'uscita del disco inizialmente prevista a marzo per un intervento alle corde vocali -. Gratitudine ricambiata, visto che dal 2003 ad oggi si sono riprodotte fino a presentarsi ora al pubblico in disco doppio e vinile quadruplo. Del resto sono un po' l'opera della vita, dunque sono vitali, come maggio, il mese in cui usciranno... Il mese delle rose, dei rosari e delle spine. Che la loro nuova vita gli sia lieve». «Canzoni della Cupa» è un disco composto da due lati, Polvere e Ombra. Il lato della Polvere è fatto di canzoni esposte al secco, al lavorio della polvere e della terra in cui affondano le radici questi canti. Il lato in Ombra è quello dei presagi e dell'inconscio, degli uccelli che volano la notte, del racconto che desta meraviglia e inquietudine. Alla pubblicazione di «Canzoni della Cupa» seguirà un tour estivo in tutta Italia, anticipato da una sorpresa live.