BARI. La 'rievoluzione mediterranea' di Gianna Nannini si fa strada. E al Medimex di Bari, dove presenta il nuovo album 'Hitstory', una raccolta dei suoi successi ai quali affianca sei inediti, se ne accorgono anche i muri. Al punto che la rocker di Siena, appena pronuncia 'rievoluzione' fa scattare l'allarme antincendio con sirene assordanti e messaggi di allerta vocali: «Pericolo, abbandonare immediatamente l'edificio». «Come vedi», scherza Nannini rivolgendosi al giornalista, «questa non si può neppure pronunciare». Eppure a fare la 'rievoluzione' per recuperare «il nostro repertorio», Nannini invita anche il «governo: spenda meno in armi e investa più in cultura». E auspica che «nei talent non si facciano più cover» di artisti stranieri. Per il momento, però, a «seminare lo 'stil novo' all'italiana» ci pensa lei stessa. A partire da 'Vita nuove', il primo degli inediti di 'Hitstory'. «L'ho scritto con Pasquale Panella, un poeta dei nostri tempi». E racconta la nuova vita della «rocker e quella di mamma» di Penelope, la piccola che le ha ispirato anche 'Ninna nein': «Sembrava tedesca quando lo pronunciava e le ho copiato anche la melodia». L'imperativo, del resto, «è sempre esagerare con la melodia», purchè «le parole siano semplici» e la «voce metta le emozioni dentro alle canzoni». Una voce che è sempre più al centro «del nuovo assetto musicale» che Nannini sta cercando. E che sarà protagonista del nuovo tour nei teatri: «È qui, e non nei palasport - dice - che si sente bene il rock». Ad accompagnarla ci sarà un'orchestra sinfonica ma accanto agli archi e al coro non mancheranno le chitarre elettriche e la batteria«. Perchè il 'graffiò che ha reso inconfondibile il suo timbro e che la accomuna a Janis Joplin (»se l'avessi conosciuta forse non sarebbe morta«), continua »ad essere amplificato« dopo aver vinto la competizione degli esordi con i potenti "amplificatori Marshall". Due punti, incontrando il pubblico, Nannini vuole metterli ben a fuoco al Medimex: che "sesso droga e rock'n roll" fosse uno slogan "creato per far girare meglio la droga, manipolando molti artisti". E che sarebbe meglio unire "il naturale all'artificiale", tornando a "fare musica più col microfono" che solo "con la tecnologia". Per questo Nannini precisa che in 'Hitstory' la "musica è organica". Un marchio di fabbrica che si ritrova anche negli inediti 'Tears', sulla solitudine di un rapporto che finisce; e 'Amica mia', in collaborazione con Tiziano Ferro: "Originariamente - spiega Nannini - si chiamava 'Seì, nel senso dell'accettazione di se stessi e delle nostre differenze". Ci sono poi 'Mama' ("Penso l'abbia scritta Penelope mentre viveva dentro di me"). E ancora 'Ciao amore ciao', il brano di Tenco ma nella sua versione "antimilitare" censurata; e 'Amandoti' di Giovanni Linfo Ferretti, "completamente riscritto". In 'Hitstory' anche il 'remake' di 'Un'estate italiana': "Non accettavo fosse famosa solo per il calcio - dice Nannini - ma poi ho messo da parte le mie 'seghe' mentali e ne ho fatto una versione mia, live e rock".