WASHINGTON. All'inizio fu la voce impostata di Chevy Chase ad urlare per la prima volta: «Live from New York, it's Saturday Night». Pochi minuti dopo, dallo stesso palco, fu la volta del comico George Carlin, con una delle sue battute più dissacranti: «Dio? Beh se esiste non mi colpisce molto...tutto ciò che fa muore...Deve avere un problema di controllo di qualità sui prodotti..».
Robe da far sbiancare il pubblico di un programma da prima serata tv. Ma era il 1975 quando sulla rete NBC veniva lanciata la puntata inaugurale di quello oggi è uno degli show satirici più longevi, acclamati, e rivoluzionari della programmazione televisiva mondiale.
Il mitico «Saturday Night Live» - piattaforma di lancio di attori, comici, commedianti famosi da Eddie Murphy a Tina Fey, da John Belushi ad Adam Sandler,da Billy Cristal a Ben Stiller - spegne le 40 candeline. E non solo non ha una ruga, ma come diceva John Belushi: Questo show «ballerà sulle nostre tombe e ci sotterrerà tutti».
Appuntamento immancabile del sabato sera per gli americani, con al suo attivo 40 prestigiosi Emmy Awards, ben otto attori passati dal suo palcoscenico come host o ospiti speciali successivamente nominati per l'Oscar, e il nono posto nella classifica di Times dei 50 «spettacoli migliori di tutti i tempi», la trasmissione non sta perdendo un colpo.
La chiave del suo format che ne ha fatto una sequenza inimitabile di satira, comicità, intermezzi musicali con pizzichi di demenzialità, continua a colpire il segno: un cast fisso, un ospite d'eccezione, sketch politicamente 'incorretti' ma mai volgari su temi d'attualità, e brani musicali.
Una delle sue puntate più recenti ha visto ospite d'onore Hillary Clinton in persona, nella veste di 'Val': barista di un chiosco che discute di diritti dei gay con 'se stessa', ossia con la presentatrice dello show, Kate McKinnon, travestita appunto da Hillary, con tanto di severo tailleur pantalone blue. Proprio come usa la candidata democratica alla Casa Bianca.
La festa di gala per 'i primi 40 anni' del contenitore-cult del piccolo schermo americano - tenutasi a febbraio scorso al Rockfeller Center di New York - ha visto non solo una parata di stelle per oltre 3 ore e mezza, ma sketch improvvisati da pagine di storia dello spettacolo: Paul McCartney ha cantato con Paul Simon «May be Ìm amazed» e «I've just seen a Face», la quasi novantenne attrice Betty White ha baciato appassionatamente Bradley Cooper. Da 'vecchia signora' che non invecchia, proprio come il 'Saturday Night Live'.
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