ROMA. Il mito dei Pink Floyd rivive a Pompei attraverso immagini e suoni, che riportano indietro le lancette del tempo. Si chiama Live @ Pompei ed è un evento che nasce 44 anni dopo l'omonimo film che nel 1971 ha immortalato una delle performance più belle della storia del gruppo, un live diretto dal regista scozzese Adrian Maben. E' la mostra a Pompei, con 250 foto e concerti per ricordare una delle band più influenti del rock, che si esibì tra gli scavi proprio a Pompei.
L'ingresso, nei locali del Comune, sarà completamente gratuito e la mostra resterà aperta dal 4 luglio fino alla fine del mese. Diverse le iniziative parallele che verranno promosse in contemporanea all'esposizione. Su tutte, due live di due delle più rinomate cover band dei Pink Floyd: i Pink Bricks e i Wallside, che si esibiranno rispettivamente l'8 e il 18 luglio. Fondamentale per Adrian Maben, curatore della mostra, è stato il contributo dei cosiddetti 'ragazzi degli scavi', audaci fan dell'epoca: durante le riprese del film, Maben e gli stessi Pink Floyd erano convinti di essere i soli all'interno dell'Anfiteatro per accorgersi poi, solo al termine del live, di essere stati spiati in silenzio da occhi indiscreti. Un gruppo di ragazzi di Pompei, infatti, era riuscito ad eludere i controlli e a guadagnare una posizione privilegiata riuscendo ad assistere al concerto.
L'esposizione è promossa dal Comune di Pompei in collaborazione con la mostra Rock! allestita al Pan di Napoli e i Lunatics, l'associazione culturale che riunisce i più famosi collezionisti della band di Cambridge.
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