La nostra cultura ha bisogno di essere esaltata e non accantonata nel dimenticatoio: volevo valorizzare la cultura musicale del nostro Paese». Sarà riuscita Gianna Nannini nella sua missione? Vedremo. Esce oggi infatti Hitalia, il suo nuovo album per il quale ha scelto le più belle fra le canzoni più popolari del nostro repertorio nazionale; non un juke-box intossicato dal revival ma una scelta di testa e di cuore fatta con testa e cuore di musicista, di cantante, di autrice.
Non è casuale il titolo che la rock star ha voluto dare a questo suo nuovo progetto. «In parte è dovuto ovviamente all'unione di Hit e Italia, perché nel disco ci sono 17 tracce, 17 hit della più alta tradizione popolare italiana. E poi mi piaceva anche il fatto che hit in inglese significa colpire, che è quello che volevo fare con questo disco: spiazzare». La Nannini ha operato una scelta diversa da tutto quanto fatto fin'ora. «Ho pensato che questo fosse il momento adatto - confessa -. Volevo fare una cosa diversa, cambiare rotta, voltare pagina e partire da una nostra rivoluzione culturale. Volevo anche fare un disco di chitarre, con un'impostazione molto rock e fare una scommessa: partire da canzoni italiane molto popolari».
L'artista ha voluto realizzare un disco italiano per eccellenza con dentro il Festival di Sanremo, il Cantagiro, il Disco per l'estate, il Festivalbar, la canzone popolare degli anni Sessanta, il brano da cantautore da Paoli a Vasco.
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