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I Rolling Stones in Italia: attese a Roma 65 mila persone

Se le 65 mila persone attese domenica
22 giugno a Roma non rappresentano un record per la carriera dei
Rolling Stones, il Circo Massimo è comunque una delle location
storicamente e artisticamente più importanti in cui abbiano mai
suonato.
Scorrendo i dati il record di presenze rimane il concerto del
2006 sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro: il computo
finale è circa un milione e mezzo di spettatori, uno dei più
visti di sempre (il record sembra appartenere a Rod Stewart che
a Capodanno del 1994, tanto per cambiare a Copacabana, secondo
le statistiche ha richiamato 3.500.000 spettatori. Resta da
chiedersi chi li ha contati).
Tornando agli Stones, la lista dei cinque concerti più visti
comprende al secondo posto Hyde Park del 1969 (500 mila
persone), Toronto 2003 con 450 mila, il tragico show di Altamont
1969 (quando il servizio d'ordine degli Hell's Angels uccise un
ragazzo sotto il palco) 300 mila, Knebworth 1976 120 mila.
Stavolta per tornare in Italia è noto che Mick Jagger ha
voluto una location storica, rinunciando a San Siro, dove hanno
suonato nel 2003 e nel 2006. L'ultima volta a Roma invece risale
al 2007, allo stadio Olimpico.
È proprio il raffronto con quei concerti, che hanno
richiamato in media tra i 30 e i 40 mila spettatori, e l'attesa
che si è creata per la data del 22 giugno, spiega meglio di
qualsiasi altra riflessione la diabolica capacità di Jagger e
compagni di sapersi reinventare costantemente rimanendo sempre
«gli Stones»: quest'anno sono l'evento e infatti - venerdì è
stata messa in vendita l'ultima tranche di biglietti - si
aspetta il tutto esaurito. E non è che nel frattempo abbiano
fatto molte cose, se non fare tesoro al massimo del loro
ineguagliabile repertorio, celebrare i 50 anni dio carriera e
aspettare che Keith Richards fosse di nuovo pronto per andare in
tour.
«Time Is On My Side» è uno dei loro inni e la gente continua
a essere attratta da questa sfida dai contorni sulfurei: sarà
l'ultima volta? Ce la faranno ancora?
Sono anni che i Rolling Stones portano a casa milioni di
dollari con tournèe che «potrebbero essere l'ultima». E ora,
nonostante gli acciacchi di Richards, suonano come non hanno mai
suonato nei loro ultimi tour. Hanno anche ripreso a bordo Mick
Taylor, il chitarrista che sostituì Brian Jones, ha registrato
alcuni dei capolavori della band, partecipato a tour che sono
nella storia per uscire artisticamente e umanamente sbriciolato
dall'esperienza. Tutt'altra cosa dalla pellaccia dura di Ron
Wood, il blood brother di Keith Richards, che, nel suo piccolo,
è nella band da più di 30 anni.
Mentre il mondo del gossip impazza per le foto delle
effusioni di Jagger (notoriamente un seduttore seriale) con una
ragazza in un hotel di Zurigo a poche settimane dal suicidio
della sua ex L'Wren Scott (che per altro gli ha anche lasciato
l'intero patrimonio), gli amanti della cabala si chiedono se
anche questa volta i Rolling Stones porteranno fortuna
all'Italia del calcio.
Tutti ricordano che nel 1982, sempre a luglio, Mick Jagger
(che è un tifoso dell'Arsenal) indossò la maglia di Pablito
Rossi e indovinò anche il risultato della finale del trionfo
spagnolo.
Anche nel 2006, ai tempi della vittoria in Germania di
Cannavaro e compagni, gli Stones erano qui a luglio, allo stadio
San Siro di Milano. Jagger pronosticò una vittoria sulla Francia
per uno a zero.
Per la verità sono venuti anche nel 1990 (tre concerti, due
al Flaminio di Roma, e uno al Delle Alpi di Torino) ma in
quell'occasione le cose per l'Italia di Vicini non andarono come
sperato.
L'appuntamento del Circo Massimo è a 47 anni dalla loro prima
volta in Italia quando, nel 1967, tennero due concerti al giorno
(di 40 minuti l'uno) il cinque aprile al Palazzo dello Sport di
Bologna, il sei al Palazzo dello Sport di Roma, l'otto al
Palalido di Milano e il nove al Palazzo dello Sport di Genova.
Torneranno poi nel 1970 suonando al Palasport di Roma e al Pala
Lido di Milano per due show suonati mentre fuori imperversavano
gli scontri tra auto riduttori e polizia.
Niente a che vedere con l'atmosfera da grande evento che
caratterizza l'attesa per il 22 giugno: il Circo Massimo è un
luogo deputato ai grandi raduni e c'è da scommetterci che Sir
Michael Philip Jagger, Keith Richards, Charlie Watts e Ron Wood
riusciranno a lasciare la loro impronta anche in questa storia.

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