L'anno era il 1982, la prima canzone Bambino Pinocchio (sopra il video). Da allora, Cristina D'Avena ha inciso più di 700 brani, venduto oltre sei milioni di dischi, conquistato 5 dischi di Platino e uno d'oro. E oggi la regina delle sigle dei cartoni animati festeggia i 30 anni di carriera e lo fa regalando ai suo fan «30 e poi... Parte Prima», triplo cd che contiene 70 sigle originali, in uscita oggi. Dalle indimenticabili Canzone dei Puffi, "Pollon, Pollon combinaguai", "L'incantevole Creamy", degli anni Ottanta; a "Sailor Moon" e "Che campioni Holly e Benji" dei Novanta; fino a "Always Pokemon" e "Jewelpet" degli anni Duemila. «Stanca o stufa dopo 30 anni? No, come potrei... ho iniziato per gioco quando avevo 16 anni e mi diverto ancora come una matta - dice Cristina D'Avena raggiunta al telefono tra un impegno in studio di registrazione e uno all'Antoniano di Bologna -. E poi cerco sempre di reinventarmi, come i concerti con i Gem Boy o il programma tv Karaoke Super Show. Questo cd per me è un'emozione incredibile, unica. È come un tuffo indietro, ogni canzone è parte di me e quando canto rivedo la mia vita in una sorta di flashback». Di tutti i brani, la cantante è particolarmente legata ad uno: «Kiss me Licia è la canzone che porto nel cuore, perchè mi rappresenta e perchè il pubblico ha imparato a conoscermi da lì». Nel cofanetto, prodotto da Rti Music Division (Grupppo Mediaset) e distribuito da Sony Music, anche alcune chicche per la gioia dei collezionisti: 3 sigle inedite (una del '95, una del '99 e un'altra del 2009) pubblicate per la prima volta, un'interpretazione del classico di Natale "O Holy night", un megamix dei successi degli anni Ottanta e un omaggio a Lucio Dalla, con una cover di L'anno che verrà, che chiude la raccolta. «L'ho fortemente voluto - spiega Cristina, che esordì a tre anni allo Zecchino d'Oro con il Valzer del Moscerino -. Sono molto affezionata a Dalla e alle sue canzoni, ci sono cresciuta insieme. Quando è morto mi è mancato molto, come credo manchi molto anche alla musica italiana. È stato un omaggio a un concittadino e anche un augurio di speranza per il nuovo anno».