Domenica 22 Dicembre 2024

Esplode motore su un aereo negli Usa, morta una donna: in un video i momenti di panico

FILADELFIA. Un morto e sette feriti, tra cui una donna che ha rischiato di essere risucchiata fuori dal finestrino ed è stata trattenuta dagli altri passeggeri: è il bilancio dell’incidente aereo che ha coinvolto un Boeing 737 della Southwest Airlines, costretto ad un drammatico atterraggio di emergenza all’aeroporto di Filadelfia dopo che uno dei due motori è esploso in aria danneggiando con i suoi frantumi un finestrino, le ali e la fusoliera. Si tratta della prima vittima in un incidente riguardante una compagnia aerea Usa dal 2009. L’aereo era partito dal Laguardia di New York ed era diretto a Dallas, con a bordo 143 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio. Ad un certo punto si è sentito un botto: era l’esplosione del motore sinistro, che poi si è parzialmente staccato. Sono seguite scene di panico, come documentano anche i video postati su Fb da alcuni viaggiatori. «Tutti sono impazziti, e gridavano, urlavano», ha riferito alla Cnn un passeggero, Marty Martinez (che ha postato il video). La rottura dell’oblò ha causato la depressurizzazione della cabina e la donna seduta accanto al finestrino è stata quasi aspirata all’esterno ma i suoi vicini l’hanno tenuta per le mani e l’hanno riportata dentro, ma poi questa donna è deceduta. Intanto dall’alto scendevano le maschere per l’ossigeno e i piloti davano le istruzioni per l'atterraggio di emergenza, avvenuto in sicurezza, nonostante un piccolo incendio per la perdita di carburante, domato prontamente dai vigili del fuoco. Alla fine un piccolo miracolo visti i danni riportati dal velivolo. «L'intera famiglia della Southwest è devastata e porge la sua più profonda e sentita solidarietà ai clienti, ai dipendenti, ai familiari e alle persone care colpiti da questo tragico evento», ha scritto in un comunicato la compagnia aerea, le cui azioni hanno subito perdite in Borsa di oltre il 3%, poi contenute a -1,1% in chiusura. I motori del Boeing 737 sono costruiti dalla Cfm international, una società franco-americana controllata da Safran e General Electric. Le cause dell’incidente non sono ancora state accertate.

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