ROMA. La Corea del Nord non demorde e continua la sua campagna di minacce contro gli Stati Uniti e la Corea del Sud mentre proseguono le esercitazioni militari annuali congiunte dei due Paesi al largo della penisola coreana. Il primo avvertimento è arrivato nei giorni scorsi sotto forma di un video di propaganda diffuso sul sito Dprk: Pyongyang ha minacciato di distruggere Washington con un missile nucleare lanciato da un sottomarino nel filmato di quattro minuti intitolato 'Ultima possibilità'. Le immagini ripercorrono brevemente la storia delle relazioni tra Usa e Corea del Nord, incluse quelle di prigionieri di guerra americani in territorio coreano, e il video si conclude con una sequenza digitale in cui un missile emerge dalle nuvole e finisce di fronte al Lincoln Memorial, seminando distruzione in tutta la capitale. Mentre Washington é in fiamme, un messaggio in coreano compare sullo schermo: "Se gli imperialisti americani muovono un dito contro di noi, li colpiremo immediatamente con armi nucleari". Il video mostra poi anche la cattura della nave-spia statunitense 'Pueblo', avvenuta nel 1968, e la prima crisi sul programma nucleare nordcoreano scoppiata nel 1990. Ma il regime di Kim Jong-un ha minacciato anche la Corea del Sud, affermando di essere pronto a colpire il palazzo presidenziale di Seul se il presidente Park Geun-hye non chiederà scusa per il "tradimento" e non giustizierà in pubblico i funzionari responsabili di ciò che ha definito piani per attaccare la propria leadership. L'avvertimento é stato lanciato dai media statali per conto di una unità dell'Esercito del Popolo Coreano ed è l'ultima - in ordine di tempo - di una serie di minacce contro Washington e Seul legate alle esercitazioni militari congiunte in corso che il Nord vede come una prova generale di invasione. Le esercitazioni avvengono ogni anno, ma la tensione é particolarmente alta questa volta perché si tratta non solo delle più imponenti mai realizzate, ma anche perché seguono il recente test nucleare della Corea del Nord ed il lancio di un missile balistico. A rendere più incendiaria la situazione ci sono le notizie pubblicate dai media sudcoreani secondo cui le esercitazioni di quest'anno includono un addestramento per un attacco volto a "decapitare" la leadership nordcoreana. Di qui la minaccia al presidente Park Geun-hye: il regime ha sottolineato che il palazzo presidenziale si trova nel raggio d'azione delle unità di artiglieria di Pyongyang e che nel caso l'ordine fosse dato la sua esecuzione sarebbe "a portata di click". Tuttavia, secondo molti esperti gli attacchi contro Seul e Washington sono altamente improbabili: il Nord non é nuovo a queste minacce, alle quali però non ha mai fatto seguito.