WASHINGTON. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha reso omaggio a Ray Charles e al suo «sound unico», che, dice il presidente, continua ad influenzare generazioni di musicisti. È accaduto alla Casa Bianca, dove il presidente e la first lady Michelle Obama hanno assistito alla registrazione del concerto «Smithsonian Salutes Ray Charles: In Performance at the White House», l' ultimo di questo ciclo durante l'amministrazione Obama. Il presidente ha sottolineato come Charles sia cresciuto nel sud segregazionista, e come la sua infanzia sia stata segnata da povertà e disgrazie. Tuttavia - ha aggiunto - ha avuto due cose a suo favore: una madre forte e la musica. Ha poi citato lo stesso Ray Charles, che una volta disse di essere nato «con la musica dentro» e ha rimarcato come la sua musica abbia abbracciato ogni genere, dal jazz al R&B, dal rock'n'roll al country e al soul. «Qualunque genere di musica stesse suonando, c'era il suo »sound unico«: »quel modo 'virtuosò di suonare il piano unito a una voce inconfondibile. "Ray Charles, che ha perso la vista da bambino, è morto nel giugno del 2004". Anche da giovane, Charles - ha proseguito Obama - aveva il tono di voce pieno, di miele selvatico, di un animo maturo. "Definendolo poi uno dei suoi musicisti preferiti, Obama ha detto che qualunque fossero i sentimenti dell'ascoltatore, »Ray Charles aveva la rara abilità di sintetizzare anche le emozioni più forti in una singola nota". Usher, Demi Lovato, la cantante gospel Yolanda Adams e la Band Perry erano nel ristretto gruppi di artisti contemporanei che hanno reso tributo a Ray Charles per un pubblico d'eccezione, tra cui il procuratore generale Loretta Lynch, il sen. Barbara Boxer and il Rev. Al Sharpton. Usher ha cantato »Georgia On My Mind«, uno dei brani più noti di Ray Charles, e »What Ìd Say«, molto apprezzato dal pubblico. "Negli ultimi sette anni, Michelle ed io abbiamo organizzato diverse serate come questa per celebrare la musica che ha fatto l'America", ha detto Obama, aggiungendo che questo era diventato una delle tradizioni più apprezzate. "Non canterò - ha concluso sorridendo - ma per la nostra ultima serata volevamo rendere omaggio ad uno dei nostri musicisti preferiti". L'evento, essendo l'ultimo, ha avuto un gusto "agrodolce per tutti noi", ha aggiunto Michelle.