Si cerca ancora il presunto attentatore che ieri mattina ha attaccato un bar nel centro di Tel Aviv causando la morte di due persone. L'uomo sarebbe un arabo israeliano e sarebbe mentalmente instabile e non aderente allo Stato islamico. Lo ha riferito un avvocato suo parente, Sami Melhem, alla tv israeliana, come riferisce il Jerusalem Post. Il legale ha spiegato di averlo già rappresentato quando aveva aggredito un soldato: "Quest'uomo non è sano, per quanto ne sappia da quando lo rappresento - ha detto - è stato in cura e lo è ancora in cura, di recente andava in giro per strada come un malato di mente".
L'attacco al pub Hasimtà di Tel Aviv è stato ripreso da una telecamera di sicurezza. Le immagini, mostrate in questo video, sono state trasmesse dalle televisioni israeliane. Sul web circola intanto anche un'immagine che mostrerebbe il volto del presunto assalitore. Il sindaco di Tel Aviv Ron Hulday ha intanto seccamente smentito voci diffusesi in un primo momento secondo cui obiettivo dell'attacco potevano forse essere omosessuali. "No, non hanno niente a che vedere", ha detto alla televisione.
L'attacco è avvenuto nel pub Hasimta', nella centrale via Dizengoff, nell'ora di punta che precede il riposo sabbatico. Testimoni riferiscono che l'assalitore indossava una giacca grigia ed un passamontagna nero. Ha sparato una trentina di colpi con un'arma automatica, colpendo gli avventori che festeggiavano un compleanno. Secondo un bilancio aggiornato, due persone sono morte e altre sette sono state ferite. Dopo l'attacco l'uomo si è allontanato a piedi e ricerche sono adesso in corso negli edifici della vicina via Reines.
La polizia israeliana e' impegnata in serrate ricerche nel centro di Tel Aviv nell'intento di catturare l'autore dell'attacco. La popolazione ha avuto ordine dalla polizia di restare chiusa in casa. Il movente dell'attacco, ha detto il sindaco Ron Hulday, non è ancora chiaro.
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