NAIROBI. «L'Africa è a un bivio, sta a a voi coglierne le opportunità». Alla fine, Barack Obama lancia la sfida alla folla più numerosa, quella di Nairobi. Ci sono molti studenti tra le migliaia di persone accorse ad ascoltarlo alla Safaricom arena, ultima tappa del suo viaggio in Kenya, ed è qui che il presidente degli Stati Uniti diffonde il suo messaggio sulle opportunità per il futuro, lui che nella terra degli avi ne incarna il sogno. Utilizzare la lezione lasciata da un passato difficile per guidare il paese verso il futuro.
È questo l'incoraggiamento di Obama prima di lasciare il Paese che sì, ha trovato già cambiato rispetto al passato, ma che molto ancora può fare. Lui tornerà - lo ha promesso - una volta svestiti i panni di presidente, ma intanto consegna a questa generazione il suo 'esempiò invitando a imboccare la strada del cambiamento.
In un Kenya che non è perfetto - ha sottolineato ripercorrendone l'evoluzione del Paese, dal colonialismo, all'indipendenza, al suo impegno globale - il cui progresso non è però completo, sussistono corruzione e conflitti e ci sono divari da colmare. Ma davanti al bivio, tra pericoli e promesse, «voi potete cogliere l'opportunità», esorta all'indirizzo dei più giovani tra la folla.
Un viaggio che lascia il segno. Un ritorno per Obama che incontra i familiari, che danza su musica Afro-Pop a fine cerimonia, che scherza su chi in Usa ancora chiede il suo certificato di nascita perchè dubita della sua cittadinanza americana. Ma un punto di partenza per il primo presidente Usa in carica in visita nel Paese per offrire cooperazione, rafforzare l'impegno nella lotta al terrorismo e avviare un processo di avvicinamento economico facendo breccia in un territorio dove altri - leggi la Cina - sono arrivati prima. Un lavoro che sarà il suo successore a continuare. Così come all'insegna del 'work in progress' sarà anche la prossima tappa del viaggio: l'Etiopia.
Anche qui un primato, la prima volta in assoluto per un presidente degli Stati Uniti. E se in Kenya, dopo gli abbracci e gli accordi e anche l'orgoglio del ritorno alle radici, la distanza sui diritti gay è rimasta intatta tra Usa e Kenya, ad Addis Abeba l'attenzione sarà alta rispetto a parole e gesta di Barack Obama. L'inquilino della casa Bianca ha puntati addosso gli occhi delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani che sottolineano i metodi del governo etiope nella repressione del dissenso nel Paese.
In Etiopia l'impegno del presidente Usa si fa anche multilaterale: oltre agli incontri con il primo ministro etiope Hailemariam Desalegn ed il presidente Mulatu Teshome, Obama sarà infatti impegnato in contatti con leader regionali (Kenya, Sudan, Etiopia, Unione Africana e Uganda) per discutere in particolare di lotta al terrorismo e situazione in Sud Sudan. Anche su questo piano, in Etiopia Obama avrà occasione di ribadire il leitmotiv di questo tour, «parlare all'Africa». Emblematico il suo atteso intervento presso l'Unione Africana.
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