BERLINO. Un incontro particolare, rilanciato in Germania dall'emittente NDR e diventato già virale su Youtube, che ha rotto la distanza formale tra la cancelliera Angela Merkel e un'adolescente palestinese, Reem, arrivata a Rostock quattro anni fa e che in lacrime ha chiesto a Merkel perchè ora dovrà tornare in Libano con la famiglia, nonostante si siano integrati perfettamente. Un incontro che ora si è trasformato, sui media e i social network, in un'occasione per discutere, e criticare, la politica sui migranti del governo di grande coalizione. Tutto è avvenuto mercoledì, durante un meeting tra la cancelliera e alcuni studenti della città del Meclemburgo-Pomerania occidentale, nella palestra della scuola Paul-Friedrich-Scheel. La giovane prende il microfono e chiede alla cancelliera perchè ora sarà costretta a lasciare il Paese, dopo che alla sua famiglia è stato rifiutato l'asilo in Germania. E perchè non potrà vivere il sogno di studiare come i suoi coetanei. Reem inizia a piangere. Merkel resta spiazzata, coglie il dolore, le si avvicina, carezzandole il viso e cercando di rassicurarla: «Hai fatto tutto bene. Sei stata brava». La cancelliera riconosce che la politica «a volte deve essere dura» («So che è un momento difficile», risponde piccata al moderatore dell'evento). «In Libano ci sono migliaia di persone nei campi profughi. Non possiamo dire a tutti di venire in Germania. Altrimenti non ce la faremmo», spiega a Reem che, asciugandosi le lacrime, annuisce. «Quel che posso promettere, aggiunge, è che in futuro le procedure per valutare le richieste d'asilo siano più celeri».