Martedì 19 Novembre 2024

Leonardo Pieraccioni: torno ventenne al cinema

"Un fantastico via vai" del titolo del film di Natale di Leonardo Pieraccioni non è altro che quello che in genere succede in una casa abitata da quattro studenti fuori sede. Nel film c'è appunto il racconto di generazioni a confronto e, soprattutto, della bellezza dei venti anni. Protagonista, Arnaldo Nardi (Pieraccioni) cinquantenne sposato con Anita (Serena Autieri) con due figlie adolescenti che, per un fraintendimento, viene considerato fedifrago dalla moglie e cacciato di casa. Arnaldo andrà, quasi per caso, ad abitare con quattro giovani studenti scoprendo la bellezza dei venti anni e di quella gioventù. Insieme a lui Camilla (Marianna Di Martino), una catanese che ha lasciato la Sicilia incinta; Edoardo (David Sef), ragazzo di colore, fidanzato con una ragazza che ha il padre imprenditore e ultrarazzista (Giorgio Panariello); Marco (Giuseppe Maggio) che è costretto a fare medicina, ma non sopporta la vista del sangue e Anna (Chiara Mastalli), bella e facile ad innamorarsi di adulti e giovanissimi e che ha come padre Massimo Ceccherini confusionario investigatore privato. Nel film, prodotto da Levante e Rai Cinema, anche due sbandati amici di Arnaldo, ovvero Giovannelli (Maurizio Battista) ed Esposito (Marco Marzocca). Che succede in quell'appartamento di studenti? Succede che Arnaldo si avvale e si nutre dell'energia dei venti anni, mentre a loro volta i ragazzi della sua esperienza di uomo rimasto un po' ragazzo. «Il film nasce anche dai tanti incontri fatti da me all'università con dei ventenni a cui voglio bene per la luce che hanno negli occhi. Così - ha spiegato oggi in conferenza stampa Pieraccioni - quando vengo buttato fuori casa da mia moglie, vado a vivere con dei studenti, ed entro come in una macchina che torna indietro nel tempo». Il fatto è ribadisce: «i giovani sono uno tsunami di emozioni. Una cosa che ha ricordato i miei venti anni che hanno fatto sì che Carlo Conti decise di non fare il bancario, io di non fare il magazziniere e Panariello, il disoccupato». Dice Panariello del fenomeno Zalone: «lui è fortissimo iper-efficace. Lo avevo visto in tv e mi ricordo lo chiamai per un film» mentre della concorrenza di Natale «temo, su tutti, Lo Hobbit anche perchè è brutto e così io lo contrasto con Ceccherini».

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