Tanto golf e basket e, soprattutto, una settimana senza cravatta. Il presidente americano Barack Obama si gode il suo primo giorno di vacanza sul campo da golf. La First Lady, Michelle Obama, è arrivata a Marthàs Vineyard direttamente con il presidente e Bo, il cane presidenziale, per una settimana di relax. Nessun appuntamento pubblico è previsto fino al 18 agosto, quando la First Family rientrerà a Washington, anche se il presidente non staccherà completamente la spina: riceverà briefing e aggiornamenti quotidiani sui temi maggiori, fra i quali la sicurezza. Ad accompagnarlo nell'isola dei Kennedy c'è infatti anche Susan Rice, il consigliere alla sicurezza del presidente. Obama e Michelle sono arrivati a Marthàs Vineyard sabato nel primo pomeriggio, dopo l'intervento in Florida del presidente. L'arrivo sull'isola ha subito mostrato il cambio di tono: Obama ha approfittato del trasferimento dalla Florida per cambiarsi, ed abbandonare giacca e cravatta privilegiando un look più vacanziero. Michelle, senza dimenticare che la "moda" non va mai in vacanza soprattutto per la First lady, è scesa sull'isola con indosso lo stesso vestito che aveva incontrando i veterani in Florida, ma apportando piccole modifiche: via alla cinta e ai tacchi, per lasciar spazio a più comode ballerine. Il primo giorno delle vacanze presidenziali si apre per Obama sui campi da golf, dove arriva verso le 11.30 del mattino per giocare con Marvin Nicholson, Robert Wolf e Sam. Camicia bianca e pantaloncini, il presidente non è proprio stato fortunato nei primi colpi: ce ne sono voluti tre per la prima buca. Obama trascorrerà parte delle sue vacanze godendosi la possibilità di poter leggere altro rispetto ai briefing quotidiani. Nessuna indicazione per ora su quali saranno le sue letture, non è escluso che Obama si presenti direttamente nella libreria dell'isola "Bunch of Grapes" per fare acquisti, come fece nel 2011. In quell'anno si dedicò alla lettura di "The Bayou Trilogy" di Daniel Woodrell e "Rodin's Debutante" di Ward Just. Nel 2010 aveva letto "Freedom" di Jonathan Franzen. Obama non è uno dei più voraci lettori fra i presidenti: John Adams e Thomas Jefferson erano i voraci, insieme a Abraham Lincoln. Teddy Roosevelt si descriveva come un malato della lettura. Negli ultimi anni la Casa Bianca ha dato particolare attenzione alle letture presidenziali: gli scaffali del ranch californiano di Ronald Reagan spaziavano dai western a libri di filosofia conservatrice. George H. W. Bush, considerato un non lettore, nel 1991 disse: i «miei piani di vacanza includeranno buon tennis, buone passeggiate a cavallo, pesca, corsa e anche qualche lettura. Lo devo dire per gli intellettuali che sono qui fuori».