Dopo i disneyani Cars e Cars 2, anche
la Dreamworks ha scelto l'ambiente delle corse, per quanto da
una prospettiva decisamente originale, quella di una lumaca che
sogna di correre la 500 miglia di Indianapolis, per la sua nuova
pellicola d'animazione in 3d, "Turbo" di David Soren, in arrivo
nelle sale italiane il 19 agosto. «I cartoni animati sono un punto di fuga dalla realtà
quotidiana - dice Massimo Wertmuller, che nella versione italiana
del film doppia Ombra Lesta, lumacone della squadra "da corsa"
del protagonista convinto, a torto, di essere velocissimo -. I
classici Disney, guai a chi li tocca, ma oggi, con i nuovi film
animati in 3d, per storia, tecnica, divertimento, si è arrivati
alla perfezione». Questa, per Wertmuller, «è una favola sulla
ricerca del giusto riscatto. Turbo ha la fortuna nel film di
ricevere un dono che lo rende superveloce, ma penso la storia
voglia soprattutto incoraggiare a non arrendersi, a cercare
sempre di dare il meglio delle nostre possibilità, seguendo la
nostra natura, che ci spinge a migliorarci. È una lezione che
fa bene a tutti, anche a noi adulti, che dovremmo iniziare ad
applicarla tutti i giorni nei rapporti con gli altri».
Nel film, costato 135 milioni di dollari, Turbo è lo
"strambo", nella sua sua piccola comunità di lumache. I suoi
compagni infatti, a partire dal fratello Chet pensano solo a
svolgere il proprio "lavoro" giornaliero, come perfetti
impiegati, in una piantagione di pomodori.
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