Centoventi produttori, 44 Vini top e 44 Cantine top. Sono alcuni dei numeri della guida ai «Vini di Sicilia 2022» del Giornale di Sicilia che da domani (30 novembre) i lettori potranno trovare in edicola a 3,50 euro più il prezzo del quotidiano. ;a non è l'unico appuntamento, perché la presentazione della guida andrà anche in onda su Tgs (canale 15 del digitale terrestre) il primo dicembre alle 22.
Il volume è stato presentato all’Orto Botanico di Palermo nel corso dell'incontro condotto da Salvo La Rosa e al quale hanno partecipato anche molti dei produttori recensiti, un appuntamento seguito da un maxi banco d'assaggio per degustare, oltre che parlare, della qualità del vino di Sicilia. A fare gli onori di casa il direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano, con Francesco Abate e Giancarlo Gariglio di Slow Wine che, con il coordinamento editoriale di Olivia Reviglio, hanno curato la guida.
L'idea è quella di offrire un focus sul vino siciliano ma anche di dare la possibilità a chi la acquista di avere fra le mani uno strumento utile a conoscere meglio i territori, chi il vino lo fa, le aziende siciliane che sono state divise per provincia. Una storia, quella della enologia siciliana, che è stata un crescendo negli ultimi vent'anni: la storia della Sicilia che da "terra di conquista" si è trasformata in eccellenza a livello internazionale. Lo dimostrano i numeri, la crescente conoscenza da parte dei wine lover e alcune punte di diamante: a partire dall'Etna. Non è una caso che nella sola provincia di Catania si trovi quasi un terzo del totale delle cantine esaminate: 35 su 120; a seguire il Trapanese con 28 aziende.
D'altra parte la conferma arriva nelle parole di Abate e Gariglio che, al di là di un giudizio positivo generale sullo stato di salute del vino siciliano, pongono l'accento proprio sulle produzioni che arrivano dal vulcano: "I Nerello assaggiati erano perlopiù del 2019, un’annata classica, e del 2018 mentre gli Etna Bianco ci sono parsi in forma, tesi, verticali e stimolanti".
"Per noi è un appuntamento irrinunciabile – spiega il direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano -, i nostri produttori di vino ancora una volta dimostrano di essere in prima linea nel trainare l'economia siciliana. Questo è anche un omaggio a loro".
l'anno scorso abbiamo dovuto si tratta di un appuntamento ormai da anni irrinunciabile e dalla doppia valenza: fornire un contributo affidabile ai nostri lettori amanti del vino e sostenere un settore che rappresenta un’eccellenza per la Sicilia, capace di resistere anche alla crisi legata alla pandemia».
Caricamento commenti
Commenta la notizia