Se nel 2020 l'economia siciliana aveva registrato i valori peggiori dal dopoguerra, chiudendosi con un calo del PIL dell'8,4%, gli indicatori relativi al primo semestre del 2021 mostrano una forte ripresa, registrando una crescita del PIL stimata a circa il 7%. Dalla primavera del 2021 l'attività economica dell'Isola è tornata a crescere, soprattutto nel settore edile, che supera il dato del 2019. A documentarlo è il report elaborato dalla sede di Palermo della Banca D'Italia presentato nella tarda mattinata di oggi.
"Un dato positivo che non consente comunque di recuperare il dato dell'anno scorso - spiega il direttore della filiale di Palermo di Banca Italia, Pietro Raffa - la sfida è quella di trasformare questa ripresa in una ripresa strutturale dell'economia siciliana, per fare questo bisognerà attendere e sperare nelle riforme che il governo ha già iniziato ad assumere. E ad un utilizzo efficace ed efficiente delle risorse che proverranno dal Pnrr, che in buona parte saranno destinate al meridione, per andare a contrastare ed eliminare le differenze territoriali che purtroppo ancora si registrano in Italia tra nord e sud".
I risultati del sondaggio congiunturale condotto dalle filiali tra settembre e ottobre, che in Sicilia ha riguardato un campione di 128 imprese industriali con almeno 20 addetti, hanno registrato nei primi nove mesi dell'anno una crescita del fatturato per poco meno del 60% delle aziende. Nonostante la ripresa, però, un terzo delle aziende prevede ricavi minori nel complesso dell'anno rispetto a quelli del 2019.
A registrare una dato nettamente superiore rispetto agli anni precedenti, è invece l'attività del settore edile. Tra gennaio e luglio del 2021 le ore di lavoro sono aumentate di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il livello di attività nel settore ha superato abbondantemente anche i dati registrati negli anni precedenti alla pandemia, sia nel comparto delle opere pubbliche che quello dell'edilizia privata. A spingere il settore il ricorso ai bonus fiscali: secondo i dati Enea-Ministero della transizione ecologica, al 30 settembre del 2021 gli interventi relativi al superbonus certificati sono stati poco meno di 3500, per un importo complessivo di oltre 513 milioni.
Dopo un brusco calo registrato l'anno scorso, le esportazioni di merci siciliane nel primo semestre del 2021 sono cresciute del 16,4%. A rappresentare più della metà dell'export regionale il settore petrolifero, le cui vendite sono aumentate del 20,2%. Nel resto dei settori le esportazioni sono cresciute del 12,4% con un andamento migliore nei mercati extra-UE, che avevano precedentemente risentito in maniera maggiore degli effetti della pandemia. Oltre al comparto petrolifero, tra i comparti che hanno contribuito maggiormente alla crescita dell'export: quello agroalimentare e metallurgico.
La ripresa ciclica ha interessato anche il terziario, in particolar modo nel settore del turismo. Tra gennaio e agosto gli arrivi e le presenze dei turisti, dimezzati durante la pandemia, sono cresciuti rispettivamente del 24,9% e del 37,1%. E se i numeri relativi ai pernottamenti dei turisti rimangono comunque inferiori rispetto ai numeri prepandemici, rappresentando il 39% del dato registrato nel 2019; tra giugno e agosto le presenze degli italiani si sono portate in linea con quelle registrate nel 2019.
Un contenuto aumento è stato notificato anche nel mercato del lavoro. I dati delle comunicazioni del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali relative ai rapporti di lavoro (basate sui contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, a tempo determinato e in apprendistato) registrano un miglioramento della situazione occupazionale dalla primavera di quest'anno. Nei primi otto mesi del 2022 sono stati creati circa 65000 posti di lavoro, a fronte dei 39000 del 2020 e dei 53000 del 2019. La ripresa delle posizioni lavorative è legata particolarmente ai contratti a tempo determinato, pari circa all'80% del totale. La dinamica è stata particolarmente positiva nei settori del turismo, arte, cultura, sport, che avevano maggiormente risentito delle misure di contrasto alla pandemia. Le nuove posizioni di lavoro, in questi settori, nei primi otto mesi dell'anno, hanno rappresentato oltre i quattro quinti del totale. La ripresa delle assunzioni ha coinvolto anche i più giovani e le donne, con attivazioni superiori a quanto registrato nei primi otto mesi sia del 2020 che del 2019.
A contribuire particolarmente a quest'incremento nelle assunzioni, l'agevolazione "decontribuzione Sud". Secondo i dati dell'osservatorio sul precariato dell'INPS, infatti, nel primo semestre del 2022 oltre la metà delle assunzioni e delle trasformazioni a tempo indeterminato realizzate in regione ha beneficiato dell'agevolazione.
Un altro dato interessante, emerso dal report di Banca d'Italia, è relativo al ricorso delle famiglie al reddito di sostegno. Circa il 16% delle famiglie residenti nell'Isola ha beneficiato di un sostegno. A giugno i nuclei percettori di reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza sono stati quasi 249000, mentre ad usufruire del reddito di emergenza sono stati oltre 80.000, circa il 4% delle famiglie residenti.
Nell'intervista, il direttore della filiale di Palermo Banca Italia, Pietro Raffa.
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