«Il Consiglio generale di Ance Sicilia ha deciso di dare mandato ad uno studio legale affinché promuova un ricorso collettivo delle imprese edili associate - ciascuna per le proprie competenze - in sede civile e presso la Corte dei conti, contestando alla Regione siciliana il danno (costituito dal danno emergente e dal lucro cessante) arrecato alle stesse imprese dall’omesso pagamento, protrattosi per oltre otto mesi, delle fatture relative a forniture e lavori eseguiti», dice il presidente di Ance Sicilia, Santo Cutrone.
«La nostra azione - prosegue Cutrone - è in questa fase rivolta a tutelare le imprese ed i lavoratori dai ritardi registrati quest’anno, ma proseguirà con successive iniziative sul piano dei principi normativi, anche per evitare che simili situazioni si ripresentino negli anni a venire».
Ance Sicilia, infine, promuoverà un’azione legale «contro l'arbitraria decisione della Regione di ridurre unilateralmente - e persino con un ulteriore taglio del 5% all’anno, oltre a quello già operato nel 2013, sempre del 5%, rispetto agli importi validi in sede nazionale - i canoni di locazione dovuti contrattualmente per immobili presi in affitto da privati, anche in questo caso arrecando un notevole danno alle imprese edili proprietarie».
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