PALERMO. Più attenzione alla tracciabilità e alla valorizzazione del pescato siciliano, maggiori risorse per la manutenzione dei porti, tempi più veloci e una maggiore efficienza dei Flag, (Fisheries Local Action Groups) le nuove aggregazioni territoriali, di tipo partecipativo che riuniscono in partenariati enti locali, associazioni e portatori di interesse del settore con l’obiettivo di proporre le strategie di sviluppo integrato e sostenibile nelle aree costiere e marine.
La nuova programmazione della pesca in Sicilia parte con la prima tranche di finanziamenti da 16 milioni e mezzo di euro destinata ai Flag: 12 settembre e 3 ottobre sono le scadenze previste per la presentazione delle manifestazioni di interesse e l’elaborazione delle strategie di sviluppo locale. Le risorse del Feamp, (Fondo europeo per gli affari marittimi e la Pesca) destinate alla Sicilia ammontano a circa 120 milioni di euro.
"Intendiamo dare un’impronta nuova alla spesa dei fondi europei del Feamp attraverso criteri che rafforzino qualità, innovazione e tracciabilità del nostro pescato e favoriscano la trasformazione e la chiusura della filiera, - afferma l’assessore regionale all’agricoltura e Pesca Mediterranea Antonello Cracolici. Inoltre pesca, turismo, cultura e identità territoriale devono camminare insieme, è questa la nostra vera forza. Vogliamo ricollegare tutti questi fili in un disegno economico integrato. I fondi europei non sono un sostegno al reddito ma uno strumento per pianificare politiche di sviluppo.
“Rispetto alla vecchia programmazione – continua Cracolici - sono stati inseriti nuovi criteri per la distribuzione delle risorse dei Flag, come gli incentivi per l’aggregazione territoriale: per la prima volta nell’assegnazione delle risorse aggiuntive faranno fede i parametri relativi al numero di imbarcazioni della piccola pesca costiera, la popolazione residente nell’area interessata e i km di costa. Prevista inoltre una riduzione del numero delle aggregazioni territoriali da 11 a 8. Inoltre il 30% delle risorse per la strategia di sviluppo locale sarà destinato interamente a piccoli interventi infrastrutturali nelle zone portuali come ripristino dell’illuminazione, creazione isole ecologiche e manutenzione. Una parte delle risorse – conclude l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Mediterranea - sarà destinata alle politiche volte al rafforzamento della tracciabilità dei prodotti del mare made in Sicily e alla promozione del pescato siciliano e del patrimonio costiero, anche con il coinvolgimento delle scuole e dell’Istituto per la Dieta Mediterranea”.
Per Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento regionale pesca “questa programmazione darà grande attenzione al mondo della pesca artigianale. Veniamo da anni di programmazioni che puntavano alla rottamazione delle barche, finalmente si vuole valorizzare la pesca artigianale, quella fatta da barche inferiori a 12 metri che non utilizzano attrezzi da strascico e quindi molto selettiva e sostenibile per l’ambiente. Si punterà al rilancio di tutte le comunità marinare delle borgate, dell’identità mediterranea, anche per avvicinare sempre di più i consumatori al consumo di pesce fresco e genuino ed evitare che sulle nostre tavole finisca solo del pesce di importazione”.
Nel video, realizzato da Salvatore Militello, le interviste all'assessore regionale alla Pesca Antonello Cracolici, al dirigente del dipartimento regionale Pesca Dario Cartabellotta e a Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo della pesca.
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