PALERMO. Un accordo Sicilia-Qatar è stato lanciato a Palazzo d'Orleans dal presidente della Regione Rosario Crocetta, l'assessore delle Attivita' produttive Mariella Lo Bello e lo sceicco del Qatar Mohamed Al Emadi, proprietario del centro commerciale Al Hazm che aprirà i battenti a Doha a marzo. E proprio a Doha Crocetta qualche mese fa aveva visitato gli spazi che ospiteranno anche numerose aziende siciliane per avviare la promozione delle aziende e la commercializzazione dei nostri prodotti. Infatti, lo sceicco Al Emadi nel corso della sua ultima visita in Sicilia si è recato a visitare diverse aziende del settore agroalimentare, per effettuare una prima selezione delle eccellenze che saranno presenti all'interno del nuovo polo commerciale in Qatar. "Cominciamo a concretizzare l'impegno sul fronte dell'internazionalizzazione delle nostre eccellenze - ha spiegato - Ho deciso di dedicare meno tempo alle discussioni inutili nel prossimo anno e mezzo. È stata fondamentale la nostra missione in Quatar con 400 aziende italiane, di cui 200 siciliane. Tutto questo è stato possibile grazie all'amore dello sceicco per la Sicilia". Oggi saranno sottoscritti gli accordi tra lo sceicco e gli imprenditori siciliani che faranno parte di questo progetto. Successivamente Al Emadi andrà a visitare alcune aziende del settore del marmo e manifatturiero per implementare ulteriormente la presenza siciliana nel centro Al Hazm.
"I prodotti siciliani sono eccellenti e meritano di essere esposti in Qatar e all'estero. Ancora la Sicilia non ha raccolto tutto quello che merita. Io sono qui per fare business, per firmare accordi, non per fare politica o chiacchiere". Lo ha detto lo sceicco del Qatar Mohamed Al Emadi, proprietario del centro commerciale Al Hazm che aprirà i battenti a Doha a marzo, che ha firmato un accordo per commercializzare prodotti siciliani. "Ho cercato di includere tutte le regioni di Italia - ha spiegato lo sceicco in conferenza stampa a Palazzo d'Orleans, sede della Regione - ma la Sicilia per me ha un posto particolare perché è quella a noi più vicina come cultura. Sono al momento 15 le aziende siciliane con cui abbiamo un accordo. Ovviamente la selezione non è finita, possiamo ancora incorporarne altre".
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