PALERMO. "In Sicilia la situazione resta difficile perché non ci sono investimenti né pubblici né privati. Il 3 dicembre per i metalmeccanici è una giornata decisiva: al ministero dello Sviluppo economico ci sono due incontri, uno è su Termini Imerese, l'altro su Fincantieri. Sarà una giornata importante perché dovranno essere chiarite sia le prospettive per Termini Imerese sia per i Cantieri navali".
Lo ha detto il leader della Fiom, Maurizio Landini, a Palermo, per partecipare all'attivo regionale del metalmeccanici della Cgil. Landini ha quindi sottolineato che tra le vertenze siciliane ancora aperte c'è anche quella che del polo etneo della Stmicroelectronics.
"Stiamo parlando di aziende per le quali - ha aggiunto - il governo può giocare una partita importante sia per le scelte di politica industriale sia per il fatto che si tratta in qualche caso di aziende a controllo pubblico". Riferendosi al ruolo giocato dalle Istituzioni locali sulle due vertenze Landini ai cronisti ha detto: "finora è stato insufficiente quello che è stato fatto".
"Su Termini Imerese stiamo ancora discutendo, è da un po' di anni che si discute - ha sottolineato -, Fincantieri è un'azienda che non ha mai avuto tanto lavoro come adesso ma c'è un problema di scelte e di gestione". "C'è bisogno di un piano straordinario dei porti e delle infrastrutture - ha concluso - Servono investimenti per rilanciare l'economia ma questo non lo vediamo nelle politiche del governo nazionale che invece continua ad operare tagli".
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