PALERMO. In questa fine d'anno va avanti con progressivi consolidamenti la fase di recupero partita nel 2014 nel Centro-Nord, mentre Sud e Isole mostrano segnali di netta attenuazione del ciclo involutivo, annunciando un cambiamento di direzione dell'economia locale. Con un ritardo di un anno, la recessione sembra avviarsi al termine anche nel Sud e nelle Isole. «Sud: da binario morto a binario a scartamento ridotto?» è il titolo dell'edizione numero 29 del Report Sud, il rapporto semestrale previsionale sull'economia del Mezzogiorno, realizzato da Diste Consulting e Istituto esperti per lo studio del territorio presentata oggi nel Polididattico dell'Università degli Studi di Palermo, da Pietro Busetta (Università degli Studi di Palermo, Isesst), Alessandro La Monica (presidente Diste Consulting), con Gaetano Armao (Università degli Studi di Palermo), PierFrancesco Asso (direttore StrumentiRes, Università degli Studi di Palermo) e Fabio Mazzola (Università degli Studi di Palermo, presidente Aisre).
«Ciò non significa che ci siamo messi alle spalle la crisi - spiega il professore Pietro Busetta - perchè nella migliore delle ipotesi ci vorranno più decenni prima di ritornare, se possibile, alle condizioni economiche e sociali di partenza, ma più semplicemente i crolli della domanda e della produzione sono forse finiti. Le previsioni per il 2016 indicano un discreto
rafforzamento della tendenza al recupero della domanda e dell'offerta e ulteriori progressioni sul mercato del lavoro». I cenni di risveglio provengono principalmente dall'occupazione: secondo i dati Istat, nel primo semestre dell'anno è cresciuta su base tendenziale di oltre 60 mila unità, registrando un incremento dell'1,1% a fronte di un +0,4% nel Centro/Nord. Contestualmente, il tasso di disoccupazione è sceso al 20,3% nel Sud/Isole e al 9,4% nell'altra area. Va ricordata, però, la diminuzione di occupati tra il 2007 e il 2015: oltre 565 mila, a fronte di un aumento di 85 mila nel Centro/Nord. La disoccupazione, dopo otto anni di continuo peggioramento, invertirà la tendenza scendendo al 20,3% nel Sud e Isole e al 9,3% nell'altra area. Complessivamente, nel passato semestre l'occupazione è risalita di 84.000 unità rispetto al corrispettivo semestre del 2014, interrompendo una sequenza pressochè continua di segni negativi iniziata nell'estate 2006.
«L'esercizio di previsione 2015 che abbiamo condotto come Diste Consulting - spiega il presidente Alessandro La Monica - stima un incremento del prodotto interno lordo dell'area meridionale e insulare prossimo allo 0,3%, dopo la flessione dell'1,5% dell'anno precedente. Il Pil del Centro/Nord, reduce di un +0,3% nel 2014, si prevede che crescerà quest'anno dello 0,8%. Evoluzioni che leniscono molto marginalmente i danni al potenziale produttivo causati dalla recessione: tra il 2007 e il 2015 il Pil patisce tagli del 14% nel Sud/Isole e del 5% nel Centro/Nord». Nel 2016 il Prodotto interno lordo dovrebbe accelerare, realizzando un +0,8% nel Sud/Isole e un +1,5% nel Centro/Nord. La graduale schiarita delle aspettative incoraggerà un innalzamento della propensione al consumo e un rilancio degli investimenti, soprattutto in macchinari e attrezzature.
Ecco l'intervista a Pietro Busetta
Caricamento commenti
Commenta la notizia