Alla sua figura si deve probabilmente l'emergere di una nuova tipologia di matrona, distante dal cliché assegnato dalla tradizione storiografica alla donna di età romana. Nonostante la documentazione sul suo conto sia davvero esigua, Antonia Minore rientra tra le donne che con la loro vita hanno fatto la storia. Il suo ritratto marmoreo - rinvenuto nell'Acropoli di San Marco e Santa Teresa a Pantelleria - sarà visitabile da domani, 30 novembre fino al 10 febbraio, a Palermo, nello spazio Meta di Palazzo Reale. "Siamo orgogliosi di dare enfasi attraverso lo spazio Meta al ritratto marmoreo di Antonia Minore - dichiara l'assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Elvira Amata - una figura poco valorizzata dalla storiografia, che grazie alle migliaia di visitatori che transitano da Palazzo Reale sarà conosciuta in tutto il mondo". Un progetto ambizioso della Fondazione Federico II che prosegue nell'ambito dell'intervento Cultura Crea, con la partnership di Forma Rei onlus per lo sviluppo dell'innovazione tecnologica e della salvaguardia artistica in ambito culturale. "Lo spazio Meta apre ad una nuova modalità di fruizione del patrimonio culturale - afferma il Presidente della Fondazione, Gaetano Galvagno - consente di raggiungere altri target, potenzialmente interessati, come i giovani". Immersi nella dimensione dell'Infinity Room i visitatori potranno assistere alla smaterializzazione e materializzazione dei capolavori d'arte originali e scoprire come avviene la creazione dell'identità dell'opera provando il processo sulla propria pelle. Con Quickscan, i fruitori dell'esperienza verranno quindi scansiti nel giro di sei secondi e potranno ricevere via mail il proprio avatar. Insieme alle copie d'arte, realizzate in materiali eco-sostenibili, in mostra anche alcune opere originali. Il ritratto marmoreo della matrona - risalente al I secolo a.C. - tra questi. Presente nelle dinamiche dell'impero, in grado di interpretare il suo ruolo, Antonia Minore diede inizio al percorso di emancipazione della donna in epoca romana. "La presenza del suo ritratto ci dà la possibilità di esaltare un'importante figura del passato - spiega Patrizia Monterosso, direttrice della Fondazione Federico II - preservare l'identità artistica riportando alla ribalta storie di donne, spesso trascurate". Lo spazio è visitabile tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 8:30 alle 16:30, e la domenica, dalle 8:30 alle 12:30. Maggiori informazioni sul sito web di Forma Rei onlus. Le interviste a: Patrizia Monterosso, direttrice della Fondazione Federico II; Elvira Amata, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana e Gaetano Galvagno, presidente della Fondazione Federico II