L'Efebo d'oro alla carriera a Silvio Soldini: "Un premio pesante, guarda chi mi ha preceduto... "
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Grande affluenza per la giornata finale della settimana dedicata al Festival internazionale di cinema e narrativa, Efebo d’oro, giunto alla sua 44esima edizione. La serata si è aperta alle 18,30 quando gli spettatori hanno potuto godere dell’incontro tra il regista Silvio Soldini, premiato nel corso della serata con l’Efebo d’oro alla carriera, Costanza Quatriglio, regista e direttrice artistica del Centro sperimentale di cinematografia e Giovanni Massa, direttore artistico della kermesse alla sua ottava avventura: «Sono onorato di ricevere questo premio speciale e molto pesante - ha affermato a margine il regista - soprattutto se vado a guardare la lista di chi mi ha preceduto». Soldini si è poi soffermato sullo stato dell’arte del cinema oggi: «Durante il lock down le serie tv hanno proliferato - sottolinea Soldini - in più, la gente pensa che vedere un film a casa o al cinema sia la stessa cosa, ma non è così». Inoltre, il regista ha già in cantiere alcun e nuove produzioni, sulle quali però non si è scucito più di tanto: «Sto scrivendo un film tratto da un libro e un documentario, ma non possono andare oltre.Mi hanno detto di tenere la bocca chiusa - dice sorridendo». La 44esima edizione ha portato grandi soddisfazioni agli addetti ai lavori, come ha raccontato Giovanni Massa, il direttore Artistico: «Edizione di cui siamo particoalrmete fieri per i film internazionali che abbina avuto, tra i quali Bendetta di Paul Verhoeven o Ivan Denisovich, tratto da un romanzo di Solzenicyn. Operer su cui abbiamo lavorato molto per poterle ottenere e credo che abbina raggiunto un ottimo risultato». Successivamente alla proiezione del film in versione restaurata Pane e tulipani, sono stati consegnati i premi della giuria: L'Efebo d’oro Nuovi linguaggi - Città di Palermo è stato assegnato ai registi Tizza Covi e Rainer Frimmel, rigorosi autori di cinema documentario. La giuria presieduta da Egle Palazzolo (presidente del Centro di Ricerca per la Narrativa e il Cinema) e composta da João Botelho (regista e sceneggiatore), Robert Cahen (artista visivo), Emanuela Martini (critica cinematografica e direttrice della rivista Cineforum) e Nadia Terranova (scrittrice) ha consegnato l'Efebo d'Oro per il miglior film tratto da un'opera letteraria a 100 minutes - Ivan Denisovich (Russia, 2021), ultimo lavoro del regista russo Gleb Panfilov, con la seguente motivazione: «I film sono storie; il cinema è qualcos’altro, è il modo in cui racconti le storie. Panfilov è un maestro del cinema. ha filmato solo l’essenziale. Il film, adattamento del romanzo Una giornata di Ivan Denisovič di Aleksandr Isaevič Solženicyn, porta con sé una poesia eterna dove sofferenza, libertà e umanità si incrociano e in cui la direzione degli attori è eccezionale. La distruzione di un fragile essere umano da parte di una dittatura è difficile da capire. Un eccellente libro sarà sempre un eccellente libro e un grande film sarà sempre un grande film. Viva Panfilov, viva il cinema». Menzione speciale a Daughters (Germania, Italia, Grecia 2021) di Nana Neul e menzione speciale per l'interpretazione a Marina Foïs, attrice del film Ils sont vivant (Francia 2021) di Jeremie Elkaïm . La giuria dell'Efebo Prospettive per opere prime o seconde, composta da Antonio Bellia (regista e direttore artistico del SiciliAmbiente Documentary Film Festival), Selene Caramazza (attrice) e Daniele Vicari (regista, sceneggiatore e scrittore), ha premiato OBEŤ (Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania 2022) di Michal Blaško e motiva così la scelta: «Una opera prima complessa, matura, che racconta i conflitti sociali senza pietismi né manicheismi, con slancio. La storia della madre single ucraina, che vive in una piccola città ceca con suo figlio vittima di violenza, diviene la cartina di tornasole di una malattia sociale in procinto di esplodere, la xenofobia tra comunità di immigrati in lotta tra loro. Una regia compiuta, molto calibrata. Una scrittura che rende il racconto sorprendente e imprevedibile, con una tensione narrativa forte e crescente». Il Premio ANDE Palermo Cinema Donna è invece andato a Miss Viborg (Danimarca 2022) di Marianne Blicher «Per aver affrontato con i toni rassicuranti dei colori verde/azzurro, in maniera originale, il tema della vecchiaia e di come non sia facile accettarla, della solitudine e di come la diffidenza nei confronti del prossimo, causata dalla consapevolezza della propria fragilità, possa essere superata grazie all’amicizia, anche la più imprevedibile». Menzione speciale a Sabrina Sarabi, regista di No one with the Calves (Germania, 2021). La giuria degli studenti premia ad ex aequo Miss Viborg e Onoda (Francia 2021) di Arthur Harari; menzione speciale per la fotografia a Atlantide (Italia 2021) di Yuri Ancarani.