Torna il Barbablù Fest, il progetto di incontri tra le varie culture artistiche della vasta area del Mediterraneo. Dopo il successo dell’anno scorso, sotto lo sguardo benevolo di uno dei reperti più importanti riconsegnati alla Sicilia - la Testa di Ade, trafugata e ritrovata al Getty Museum di Malibu e restituita -, ecco la seconda edizione, sibillina e irriverente, così come voluto dai suoi ideatori, Pietrangelo Buttafuoco e il regista e drammaturgo Giuseppe Dipasquale. Sarà una miscela di teatro classico, palcoscenico impegnato e musica popolare e colta, come recita il mood del festival: «Tutto quello che la testa ci fa dire sul mito, teatro, musica e altro». Fortemente voluto dall’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà, e sotto la produzione esecutiva e organizzazione generale di Terzo Millennio, di Andrea Peria Giaconia, il festival suggerito dalla Testa di Ade prenderà il via il 19 luglio con la Medea di Luciano Violante, interpretata da Viola Graziosi - premiata nel 2020 dalla giuria di Actor of Europe come miglior attrice e candidata alle Maschere del Teatro italiano per la Clitemnestra -, nell’area archeologica di Morgantina. A seguire, il 20 luglio, Roy Paci trasformerà il parco archeologico in una fiesta, con un live energetico nel quale si esibirà in un remix di otto suoi pezzi, eseguiti con gli Aretuska, riproposti con la nuova formazione live. La musica proseguirà il 24: Mogol, anima e penna di Lucio Battisti, porta a Morgantina Emozioni - Viaggio tra le canzoni di Battisti e Mogol, un concerto-racconto tra canzoni, aneddoti e ricordi con l’aiuto del cantante Gianmarco Carroccia. La kermesse si sposta a Piazza Armerina, alla Villa del Casale, dove Pippo Kaballà, accompagnato dal pianista Antonino Vasta, proporrà Viaggio immaginario nella Sicilia della memoria, uno spettacolo nel quale l’artista contaminerà le sue canzoni con frasi, parole e brani di Sciascia, Pirandello, Consolo e Brancati. Si prosegue il 27 con una novella Verghiana, La Lupa, di Donatella Finocchiaro e Lo Straniero di Camus di Adriano Giannini. Venivamo dal mare, il 2 agosto, è lo spettacolo-concerto di e con Lucia Sardo, Dino Rubino e Gioscchino Cappelli, che faranno rivivere Annaluna, la curandera, Rosa, la sposa bambina, Maria, la muta, Iolanda, la fuggitiva, Gina, l’orfana felice: tutte che somigliano da vicino alle tante spose bambine di oggi. Il 4 agosto va in scena Il Lupo e la Luna, punto di parole rivelate di Pietrangelo Buttafuoco, affidato alla coppia Salvo Piparo e Lello Analfino, nella trasposizione teatrale di Valentino Picone, che ne firma la regia. Gli ultimi due appuntamenti saranno a Morgantina: il 5 agosto Ristrutturazione ovvero disavventure casalinghe, un racconto ironico affidato all’attore Sergio Rubini e a Carla Cavalluzzi, in una commedia quotidiana da non dimenticare. Il 7 agosto, ultima data, concerto di Nicola Piovani con Note a margine, racconto musicale in cui Piovani racconterà i percorsi che l’hanno portato ad affiancare grandi nomi, alternando l’esecuzione di brani inediti a arrangiamenti di brani più noti.