A 27 anni dal film "Il giudice ragazzino" dedicato a Rosario Livatino e interpretato da Giulio Scarpati, la Rai ha intenzione di rendere nuovamente omaggio al magistrato appena beatificato.
Questa volta dovrebbe trattarsi di una serie tv, destinata a Raiuno, il cui sviluppo è stato affidato a Michele Placido che, non a caso, lo scorso 9 maggio era presente alla cerimonia di beatificazione di Livatino che si è svolta nella cattedrale di Agrigento ed è stata presieduta dal prefetto delle Cause dei Santi, il cardinale Marcello Semeraro.
La storia di Rosario Livatino è, purtroppo, nota: il magistrato fu ucciso il 21 settembre 1990, a soli 38 anni, da quella mafia di cui si era sempre occupato e che aveva sempre combattuto.
Basti citare il maxiprocesso conclusosi con la condanna di quaranta mafiosi e politici dell’agrigentino collusi con la criminalità organizzata. L’agguato avvenne sulla strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento mentre Livatino si recava in tribunale. Era senza scorta e per gli assassini fu facile speronare la sua auto e ucciderlo a colpi di pistola mentre tentava la fuga nei campi.
Anche Michele Placido, per ragioni del tutto diverse, ha spesso avuto a che fare con la mafia. Naturalmente parliamo di quella televisiva che lo ha visto sia nei panni dei criminali sia in quelli di chi la mafia la combatte. Un titolo, su tutti: "La Piovra" in cui Placido ha interpretato il ruolo del "mitico" commissario Corrado Cattani, il cui assassinio (commissionato dall’acerrimo nemico Tano Cariddi, che aveva il volto di Remo Girone) il 20 marzo 1989 tenne incollati davanti agli schermi di Raiuno milioni di spettatori.
Placido è stato anche Giovanni Falcone nell’omonimo film del 1993 diretto da Giuseppe Ferrara mentre alcuni anni prima, nel 1989, era stato il professor Marco Terzi in "Mery per sempre", un film non specificamente dedicato alla mafia ma all’humus mafioso in cui si muovevano i giovani detenuti del carcere minorile Rosasapina (ispirato al reale penitenziario palermitano Malaspina).
Placido è stato anche dalla parte dei "cattivi". Nel 1985, nel film di Damiano Damiani "Pizza Connection" è stato Mario Vialone, killer mafioso che, come copertura alla sua reale attività, gestiva una pizzeria a New York; e nel 2008 ha dato il volto a Bernardo Provenzano nella serie di Marco Risi "L'ultimo padrino", dedicata all’ultimo periodo della latitanza del superboss di Cosa Nostra.
Del nuovo progetto dedicato a Livatino si sa davvero ancora poco visto che è in fase di scrittura. Placido si è comprensibilmente detto "onorato" di avere la possibilità di lavorare sulla storia di un personaggio straordinario come il neo beato. La serie dovrebbe essere girata ad Agrigento.
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