Ha ragione il regista Brad Bird (Il gigante di ferro e Ratatouille) nel dire che il suo 'Gli incredibili 2' non è solo per ragazzi, perché questo sequel, a 14 anni di distanza dal film d’animazione da lui firmato e premiato con l’Oscar, ha una storia ben scritta e che funziona con più di uno spunto di attualità.
Tanto più che con grande modernità, all’epoca del #metoo, mette al centro del racconto la questione femminile e senza mezzi termini.
Protagonista è una donna, un’eroina: Helen/Elastigirl.
Non solo donna ma moglie e madre che guadagna per la prima volta il suo spazio, anzi la ribalta del successo, e non è facile ovviamente. Il maschio alfa di turno, Bob/Mr Incredible, si ritrova invece a gestire la casa e la prole composta da ipertonici adolescenti supereroi. Pensa che sia facile, scopre che è difficilissimo, il tutto gli provoca una inevitabile crisi esistenziale. Ma è abbastanza intelligente da capire che sbaglia. Insomma temi di grande attualità, declinati con leggerezza in una storia che vuole catturare il pubblico di tutte le età, quindi tra azione, gag e continui, esilaranti, colpi di scena.
Non solo. Nel film, che è stato presentato in anteprima al Festival di Giffoni e che sarà nelle sale italiane dal 19 settembre, anche il cattivo questa volta è una donna, la perfida Evelyn che vuole assoggettare il mondo con una ipnosi da schermo. Anche lei, come da copione, eterno numero due, potenza solo nell’ombra del fratello, che esplode con la frustrazione epocale di un ruolo secolare.
E mentre Bob deve gestire le imprese quotidiane di una casa con gli scatenati Violetta, Flash e il piccolo neonato Jack-Jack, i cui molti poteri stanno per essere scoperti, Helen cerca con grande difficoltà di riscattare i supereroi di tutto il mondo ingiustamente ritenuti fuorilegge. Bisognerà come al solito salvare il mondo ma questa volta sarà in gioco anche la dignità dei supereroi.
Tra le tante voci italiane ci sono Amanda Lear (Edna Model), Orso Maria Guerrini (Rick Dicker), Bebe Vio (Voyd) e Tiberio Timperi (Chad Brentley). «Mai fatto doppiaggio - ha confessato Bebe Vio, campionessa mondiale e paralimpica di scherma - è stato fichissimo. Mi piace il personaggio di Voyd, perché è una mezza matta e poi parla veloce proprio come me».
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