ROMA. Questa volta Alessandro Siani cambia registro e fa con 'Mister felicità' una commedia, più strutturata e ricca, in coppia con il grande Diego Abatantuono.
Per certi versi stessa formula, sud contro nord e ricchi contro poveri, ma questa volta per raccontare la difficile ricerca della felicità oggi:
"Rialzarsi dopo una caduta è quello che mi ha stimolato a fare questo film, un argomento non facile contro il pessimismo di oggi in cui tante persone vivono situazioni non facili", dice l'attore e regista napoletano a Roma.
Di cosa parla il film che sarà in sala il 1 gennaio in 600 copie distribuite da 01?
Al centro di tutto c'è Martino (Siani), giovane napoletano debosciato che vive principalmente in Svizzera ospite della sorella Caterina (Cristiana Dell'Anna).
Martino non fa altro che lamentarsi, ma quando un imprevisto costringe all'immobilità la giovane sorella che ha bisogno di costose cure, deve rimboccarsi le maniche attingendo all'innato spirito 'fai da te' napoletano.
Così l'inetto Martino si ritrova costretto a lavorare al posto della sorella Caterina come uomo delle pulizie della ricca casa-studio del dottor Guglielmo Gioia (Abatantuono), corpulento mental coach specializzato nello spronare l'alta società (atleti, attori e industriali) nel segno di 'pensa positivo'.
Ma fa Martino anche di più, durante l'assenza di Gioia, si finge suo assistente.
E, proprio in questa veste, incontra la famosissima campionessa di pattinaggio Arianna Croft (Elena Cucci) che, dopo una brutta caduta sul ghiaccio, non trova più motivazioni per tornare a competere. Nel frattempo i campionati europei di pattinaggio sono alle porte: ce la farà Martino, nell'insolito ruolo di Mister Felicità (questo è il nome che si è dato), a far tornare Arianna, con tanto di madre castrante (Carla Signoris), la campionessa di una volta?
Ribadisce Siani: "Volevo raccontare la mancanza di ottimismo e la grande rabbia che c'è oggi facendo vedere come l'incontro tra due pessimisti, come Martino e Arianna, possa alla fine far scaturire la felicità".
Invece a chi gli ricorda che la sua comicità guardi un po' troppo a Troisi, replica: "Il paragone con Troisi è impossibile e inimmaginabile. Lui aveva una poesia che non può avere nessun altro".
Comunque aggiunge Siani 'Mister felicità' resta un film per famiglia «quello che io ho sempre desiderato fare. Una cosa non facile, perchè un film diventa una favola quando non si usa il linguaggio quotidiano che è sempre molto più crudo».
Diego Abatantuono, autore tra l'altro di una delle battute più felici del film («faccio la dieta dell'ananas. Ovvero mangio di tutto tranne l'ananas») si difende invece dall'accusa di fare ormai troppe commedie e pochi film drammatici: "Credo - dice - sia molto più difficile fare un film comico. E poi non giudico mai se un film è comico o drammatico, ma solo se è un film bello o brutto. Il problema casomai è diverso: è quando si fa un film drammatico che risulta invece comico".
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