Giovedì 19 Dicembre 2024

Il ritorno di Sergio Cammariere tra musica classica e jazz

ROMA. Un cantautore d'altri tempi, un musicista prima ancora che un cantante, un artista vero che si è nutrito di musica classica e poi ha sposato il jazz, prima di diventare 'famoso' a 42 anni: Sergio Cammariere torna con un nuovo album 'Io', registrato tra la Casa del Jazz e l'Auditorium Parco della Musica di Roma, che racchiude alcuni suoi successi, pezzi inediti, un brano piano solo intitolato 'Sila' e duetti con Gino Paoli e Chiara Civello. Le vecchie canzoni, ri arrangiate, risuonate e ricantate, assumono nuove sfumature con l'aggiunta dell'orchestra d'archi diretta dal maestro Paolo Silvestri. Il ritmo in 5/4 deciso e avvolgente di 'Tempo perduto' apre la tracklist. Seguono 'Via da questo mare', 'Tutto quello che un uomo', brano della prima partecipazione a Sanremo nel 2003 (terzo posto in gara, Premio della Critica e Migliore Composizione Musicale) in una versione che respira con circa un minuto di durata in più, e ancora 'Dalla pace del mare lontano', 'L'amore non si spiega' e 'Cantautore piccolino', una delle canzoni più divertenti, in cui il pianista-cantante di origine calabrese cita tanti maestri della canzone d'autore e si definisce con umiltà ed ironia un «cantautore piccolino confrontato a Paoli Gino». Mai avrebbe immaginato che il 2016 sarebbe stato l'anno del suo sodalizio artistico con lo stesso Paoli («anarchico incondizionato e incondizionabile, re dei cantautori e melodista straordinario») che ha scritto per lui il testo della canzone inedita 'Cyrano', incisa insieme, e lo ha invitato ad aggiungersi al tour, pianoforte e voce, che da alcuni anni, con Danilo Rea, delizia le platee dei teatri italiani. Il terzetto, con due pianoforti e con il neologismo 'TreUnion', attraversa la storia della musica italiana e non solo, con improvvisazioni jazz e tanti omaggi ai grandi cantautori, da Luigi Tenco a Bruno Lauzi a Sergio Endrigo. Una razza - osserva Cammariere - «ormai in estinzione nell'epoca dei talent». Un altro duetto contenuto nell'album 'Io', caleidoscopio di suoni con contaminazioni anche afro-latine (in uscita domani), è quello con Chiara Civello, 'Con te o senza te',  tra tinte jazz e bossa nova. «Un pezzo che potrebbe piacere alle radio, anche se - confessa - da sei o sette anni non credo più tanto a quello che propongono». Anche il festival di Sanremo, che nel 2003 lo rese popolare, pur rimanendo «la tappa più importante» nel percorso di un artista, non è in agenda. «Se mi chiameranno potrei tornarci, ma non è nei programmi», spiega. Oltre ai concerti con Paoli e Rea, Cammariere porta avanti il suo progetto live con i musicisti di sempre, tutti fuoriclasse: Fabrizio Bosso, Luca Bulgarelli, Amedeo Ariano, Bruno Marcozzi. Un altro punto fermo è Roberto Kunstler, compagno fraterno le cui parole accompagnano le sue note in gran parte dei brani. Il sogno ora è sbarcare oltreoceano. «Sono molto seguito anche all'estero. Voglio portare la mia musica nel mondo - conclude Cammariere - dall'America al Giappone».

leggi l'articolo completo